Scuola superiore in 4 anni o 5, gli studenti hanno stesse competenze, lo dicono i Test Invalsi

I percorsi quadriennali nelle scuole superiori, attualmente al centro di una riforma in discussione in Parlamento, verranno introdotti in 170 istituti italiani nel prossimo anno scolastico, segnando un importante passo avanti nel panorama educativo del paese. Questa iniziativa non è tuttavia una novità assoluta, dato che una sperimentazione analoga è già stata avviata in oltre 240 scuole, tra licei, istituti tecnici e professionali. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, valutando i primi risultati di questa esperienza, ha condiviso le sue osservazioni attraverso il programma “Tutti in classe” su Rai Radio 1.

Carmela Palumbo, a capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha evidenziato che l’attenzione si è focalizzata sulla qualità dell’apprendimento degli studenti. Dai test Invalsi è emerso che gli studenti provenienti dai percorsi quadriennali acquisiscono competenze paragonabili a quelle dei loro coetanei impegnati nei tradizionali percorsi quinquennali.

Questo significativo traguardo è stato raggiunto non mediante l’aumento delle ore di lezione, ma attraverso una rivisitazione del curriculum, ponendo maggiore enfasi sui contenuti disciplinari e adottando strategie organizzative volte a migliorare l’apprendimento in modo sostenibile per gli studenti. La sperimentazione ha visto anche la creazione di una rete di istituti impegnati nello sviluppo della formazione docenti, orientata verso una didattica basata sulle competenze.

L’ambizione del Ministero è quella di valutare l’opportunità di rendere permanente l’adozione dei percorsi quadriennali nell’ordinamento scolastico italiano. Le informazioni raccolte dalla sperimentazione attuale e da quella che prenderà il via a settembre saranno fondamentali per informare le decisioni future in materia di politica educativa.

Palumbo ha anche sottolineato come l’introduzione dei percorsi quadriennali, in particolare nell’ambito della formazione tecnica e professionale, miri a rispondere alla crescente domanda del mercato del lavoro di figure tecniche altamente specializzate, confermando l’impegno del Ministero nell’adeguare l’offerta formativa alle esigenze contemporanee.