Rinnovo Contratto Statali, in arrivo nuovi Aumenti di Stipendio, le Novità

In queste settimane si è parlato molto del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, uno degli aspetti che maggiormente interessa gli statali è l’aumento dello stipendio di cui si discute da molti anni, ma gli aumenti non interesseranno tutti i dipendenti ma solo alcune categorie, nell’articolo facciamo il punto della situazione con le ultime novità 2021-2022.

Il rinnovo dei dipedenti statali sta arrivando in dirittura d’arrivo, in questi giorni l’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, ha presentato delle tabelle le quali mostrano quali saranno i percorsi di carriera per i dipendenti dal prossimo anno in poi, quali lavoratori interesseranno gli aumenti di stipendio e quali saranno anche le cifre.

Prendendo come esempio i dipendeti funzionari della terza area di un ministero, quella che oggi è più elevata, in media percepiscono uno stipendio di 30.435 euro, che con i vari bonus e incentivi attualmente in vigore possono arrivare ad uno stipendio massimo di 39.010 euro lordi annui.

Con il rinnovo del contratto collettivo questa categoria potrà partire da uno stipendio base di 31.518 euro e potrà arrivare ad un massimo di 42.283 euro lordi annui.

In questo caso gli aumenti di stipendio sono dovuti agli scatti di anzianità, in questo caso specifico il dipendente potrà vedersi aumentato lo stipendio di oltre 10.000 euro proprio grazie agli scatti, che mediamente fruttano 2.153 ciascuno per un massimo di 5 scatti.

Sempre prendendo in considerazione i dati pubblicati dall’ARAN un funzionario dell’agenzia delle entrate che appartiene sempre alla terza area, dal momento che passerebbe da una potenziale crescita dello stipendio di 7.099 euro a 10.765.

Il cambio più radicale però lo avrebbero i dipendenti pubblici non economici come coloro che lavorano per Inps o Inail. La progressione attuale è di 2.238 euro. Con la proposta dell’Aran questa potrebbe arrivare sempre a 10.765 euro.

Altra novità contenuta nel futuro contratto riguarda sempre gli scatti di anzianità al cui interno saranno inglobati anche una quota dell’attuale indennità di amministrazione (circa il 20%), questo significa che queste somme che verranno erogate sotto questa voce avranno un peso anche sulla pensione futura, al contrario di ciò che accade oggi.

Un’altra novità è che gli scatti non saranno automatici ma andranno solo ai dipendenti che avranno ricevuto le valutazioni maggiori da parte dei propri dirigenti e che avranno maturato “esperienza professionale” che in altre parole significa l’anzianità.

Ci saranno progressioni di carriera anche per le aree inferiori che con il nuovo contratto cambieranno nome. Diventeranno “area degli operatori” e “area degli assistenti”.

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