Assegno Unico 2024, aumenti con rivalutazione, le nuove tabelle INPS

Assegno Unico 2024, aumenti con rivalutazione, le nuove tabelle INPS – L’INPS ha annunciato l’aggiornamento degli importi dell’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico per l’anno 2024, applicando una rivalutazione del +5,4% in risposta all’inflazione misurata dall’Istat nel 2023. Questo adeguamento è stato comunicato tramite il messaggio n. 572 del 8 febbraio 2024, garantendo così che le famiglie italiane ricevano un supporto economico più allineato con l’attuale situazione dei prezzi.

Importi Rivalutati dell’Assegno Unico 2024:

  • Per i figli minorenni, l’importo massimo previsto è di 199,40 euro al mese, per le famiglie con un ISEE fino a 17.090,61 euro. L’importo minimo, destinato alle famiglie con un ISEE superiore a 45.574,96 euro, è di 57 euro al mese.
  • Per i figli nella fascia d’età 18-21 anni, le famiglie con un ISEE fino a 17.090,61 euro riceveranno 96,90 euro al mese per figlio. Viene inoltre prevista una maggiorazione di 96,90 euro per i figli successivi al primo e un bonus di 34,10 euro in presenza di un secondo percettore di reddito nella famiglia.
  • Per le famiglie con un ISEE compreso tra 30.079,48 e 30.193,41 euro, l’assegno mensile per ogni figlio minorenne sarà di 133,9 euro, mentre per i figli nella fascia 18-21 anni l’importo sarà di 65,3 euro al mese. Anche in questo caso è prevista una maggiorazione di 60,2 euro per i figli successivi al primo e un bonus di 18,4 euro se vi è un secondo percettore di reddito.

Conguaglio per il Mese di Gennaio 2024

Poiché il comunicato Istat sull’inflazione è stato emesso il 16 gennaio, l’adeguamento dell’Assegno Unico per il mese di gennaio non è stato possibile in tempo reale. Di conseguenza, i beneficiari riceveranno a febbraio l’assegno già adeguato agli importi del 2024, inclusivo del conguaglio per la differenza mancante relativa a gennaio.

Questo intervento dell’INPS riflette l’impegno verso il sostegno delle famiglie italiane, assicurando che l’Assegno Unico e Universale continui a fornire un aiuto concreto e in linea con le esigenze economiche attuali. Le famiglie beneficiarie possono quindi aspettarsi un incremento nei sostegni economici ricevuti, a partire dal mese di febbraio 2024, per meglio affrontare le sfide poste dall’aumento dei costi di vita.

L’Assegno Unico e Universale rappresenta una fondamentale misura di sostegno per le famiglie italiane, ideata per offrire un aiuto economico a quelle che hanno figli a carico. Questo beneficio si configura come uno strumento versatile e inclusivo, la cui finalità è quella di alleggerire il carico economico delle famiglie, contribuendo al contempo a promuovere la natalità e il benessere dei minori.

Chi può beneficiare dell’Assegno Unico e Universale

  • Famiglie con figli minorenni: Qualsiasi genitore o tutore legale di figli minorenni ha diritto a richiedere l’assegno.
  • Figli disabili: L’assegno è esteso ai figli con disabilità senza limitazioni di età, riconoscendo così la necessità di un supporto continuativo.
  • Figli maggiorenni fino ai 21 anni: L’assegno può essere richiesto per figli maggiorenni disoccupati e iscritti al centro per l’impiego, studenti universitari, partecipanti a corsi di formazione, o lavoratori con un reddito annuale inferiore a 8.000 euro. È incluso anche il caso di figli che svolgono il servizio civile.

Modalità di Richiesta e Erogazione:

A partire da marzo 2023, le famiglie che hanno già beneficiato dell’assegno unico non dovranno presentare nuovamente la domanda, a meno che non si verifichino cambiamenti nella composizione del nucleo familiare o nelle condizioni di disabilità di uno dei figli. In tali situazioni, sarà necessario aggiornare la propria situazione per assicurarsi che l’importo dell’assegno rifletta le nuove esigenze.

Importanza dell’Assegno Unico

L’introduzione dell’Assegno Unico e Universale si inserisce in un contesto di politiche familiari volte a sostenere la genitorialità e a contrastare il calo demografico. Nonostante le sue indubbie finalità positive, la misura ha sollevato questioni a livello europeo, con l’Italia che ha dovuto affrontare il rischio di procedura di infrazione per questioni legate alla sostenibilità finanziaria e alla compatibilità con le normative europee.

In conclusione, l’Assegno Unico e Universale si pone come un pilastro centrale delle politiche sociali italiane, mirando a fornire un contributo concreto alle famiglie con figli a carico. La sua efficacia e la sua capacità di adattarsi alle diverse esigenze delle famiglie italiane ne fanno un elemento chiave nella strategia di welfare del Paese.