Buone notizie per quanto riguarda le immissioni in ruolo per l’anno 2017/2018, dal 21 luglio partiranno le assunzioni a tempo indeterminato, un momento che i docenti vincitori di concorso e in graduatoria attendono oramai da molto tempo, le nuove immissioni riguarderanno i docenti della scuola secondaria di II grado, nei prossimi giorni si è in attesa della reale copertura dei posti disponibili, che secondo quanto dichiarato dal Miur e dal Ministro Fedeli dovrebbero essere circa 52 mila, ma come spesso è accaduto anche in passato sul numero dei posti si tende sempre ad esagerare e gonfiare le cifre.
Infatti i docenti vincitori dei concorsi non raggiungono la cifra dichiarata per tanto le cifre che in questi giorni sono circolate difficilmente potrebbero essere reali, ma cerchiamo di comprendere a quanti potrebbero ammontare i posti reali e quanto quanto inciderà l’immissione a ruolo sul mondo della scuola. Le nuove immissione andrebbero a coprire i posti vacanti nel mondo della scuola, sebbene il numero dei docenti che hanno vinto il concorso e con legittimità hanno diritto ad una cattedra siano molti non raggiungono certo il numero dichiarato dal Ministro Fedeli, infatti nel piano della Legge 107/2015 le unità annuali da immettere a ruolo non superavano le 24 mila, se è vero che i posti vacanti sono molti è anche vero che saranno molti i docenti che andranno in pensione il che farà aumentare il numero dei posti liberi da colmare.
Ci sono da considerare poi anche altri aspetti sul numero dei posti, infatti il solo 60% dei posti potrà essere disponibile per le immissioni a ruolo, visto che il 30% dei posti vacanti è associato ai trasferimenti e il 10% ai passaggi di cattedra degli insegnanti.
Le nuove immissioni a ruolo che a breve prenderanno il via verranno effettuate con la chiamata diretta, quindi nella fase di proposta da parte degli insegnanti dovrà essere espressa la provincia e l’ambito territoriale cui immettersi, solo in un secondo momento vi sarà l’ individuazione delle competenze con il Dirigente Scolastico.
I dubbi sui reali numeri delle assunzioni sono state sollevate anche dal sergretario generale della CISL Gissi il quale ricorda al MIUR e soprattutto ai docenti in attesa che l’ultimo concorso non ha dato i risultati sperati, per questo motivo la cifra è da rivedere, ma per capire quale sia la realtà sul numero effettivo dei posti non ci resta che attendere dopo il 21 luglio, solo dopo si saprà se il Ministero ha mentito nuovamente sul numero delle assunzioni.