Alternanza scuola lavoro 2019 cambia pelle, ecco le ultime novità

L’Alternanza scuola lavoro come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi cambierà pelle, il Governo Lega-5 Stelle ha deciso di riformare i percorsi formativi per gli studenti delle scuole superiori già a partire da quest’anno, le novità introdotte non sono poche, riduzione dei fondi messi a disposizione, riduzione delle ore di formazione cui potranno prendere parte gli studenti e via anche il vecchio nome, insomma una mini rivoluzione.

Alternanza scuola lavoro 2019 cambia pelle ecco le ultime novità

L’Alternanza scuola lavoro è sempre stato terreno di scontro e di polemiche anche nel precedente governo le polemiche non sono mai mancate, tra coloro che difendevano i percorsi formativi e coloro che invece avrebbero voluto completamente eliminare l’Alternanza scuola lavoro, soprattutto in virtù dello sfruttamento che spesso e volentieri veniva perpetrato dalle aziende/datori di lavoro nei confronti degli studenti, che spesso e volentieri venivano utilizzati per sostituire al 100% i dipendenti, un grosso risparmio economico per le aziende.

Le modifiche introdotte all’alternanza scuola lavoro sono contenute nella bozza della Legge di Bilancio 2019, le modifiche, come abbiamo evidenziato riguarderanno anche il nome che da “Alternanza Scuola Lavoro” verrà modificato in “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, in pratica verrà eliminata la parola “Lavoro” che molta ambiguità ha creato.

Ridotte anche le ore dedicate alla formazione degli studenti, vediamo dal 2019 quante saranno le ore:

  • non inferiore a 180 ore negli istituti professionali
  • non inferiore a 150 ore negli istituti tecnici;
  • non inferiore a 90 ore nei licei.

Come evidenziato sono stati ridotti anche i fondi messi a disposizione per i percorsi formativi, quindi i progetti che sono già stati approvati potrebbero essere rivisti alla luce dei tagli ai fondi, all’interno della Bozza della Legge di Bilancio viene specificato che le risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 39, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono assegnate alle scuole nei limiti necessari allo svolgimento del numero minimo di ore, quindi in pratica niente più sprechi di denaro.

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