Abolizione Valore Legale titoli studio, il 90% dei docenti è contrario

Dopo l’annuncio del Ministro Matteo Salvini di voler abolire il valore legale dei titoli di studio interviene Mario Pittoni (Lega) nonché Presidente della VII Commissione cultura al Senato.

Il Ministro Salvini già da anni si batte per l’abolizione del valore legale del titolo di studio affermando che scuola ed Università sono stati serbatoi elettorali e sindacali e nel 2018 è il momento di abolire il valore legale del titolo di studio.

Le affermazioni del Ministro Salvini però hanno fatto riflettere su come migliorare il servizio offerto dalle Università e se saranno poi create diversità per Università di seria A e di serie B e per tale motivo è intervenuto il Presidente della VII Commissione cultura al Senato, Mario Pittoni (Lega), che  durante il convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Presidi, ha rilanciato la problematica abolizione valore legale del titolo di studio affermando che tanti sono i genitori che spingono i ragazzi a conquistare pezzi di carta, e che la sua preoccupazione è che si correrà il rischio di cambiare anche la mentalità dei genitori.

Molti però non comprendono a pieno il significato del “valore legale”, d’unque cosa s’intende?

Abolizione del valore legale del titolo di studio significa che una laurea in legge, per esempio, è l’equivalente di una laurea in Lettere perchè private entrambe del loro valore legale specifico.

A calmare le acque è intervenuto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che ha precisato come l’abolizione del valore del titolo di studio – per il momento – non sia in programma. «E’ un tema di cui si dibatte da tanti anni – ha detto il ministro leghista -. In questo momento non è in programma, non è detto che poi non possa essere analizzato».

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