Riforma Pensioni 2019: per Quota 100 un ddl ad hoc, le ultime Novità

La Riforma delle Pensioni 2019 procede non senza qualche intoppo, se inizialmente il provvedimento Quota 100 non era un problema ora invece lo è, stando alle ultime novità e news trapelate dai palazzi del Governo e da fonti del Movimento 5 Stelle, Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza saranno inserite in un Decreto di Legge ad hoc la conferma arriva anche dall’ultima bozza della Legge di Bilancio 2019.

Riforma Pensioni 2019: per Quota 100 un ddl ad hoc, le ultime Novità

I no provenienti da ogni parte, nei confronti della Legge di Bilancio, hanno fatto saltare i piani di Lega e 5 Stelle che ora stanno cercando di apportare delle modifiche per non ricevere un altro no dalla corte europea che ha già detto il suo primo no al programma economico finanziaro del Governo.

Stando alla nuova bozza di legge di bilancio, datata 29 ottobre, per il Reddito di Cittadinanza e la Riforma delle Pensioni, che include anche Quota 100, ci sarà un decreto di legge ad hoc, i fondi messi a disposizione resteranno invariati, due fondi da 9 miliardi per il reddito di cittadinanza e di 6,7 miliardi (7 miliardi dal 2020) per la Riforma delle Pensioni.

Altra novità che il governo starebbe studiano è la possibilità di introdurre delle regole leggermente differenti tra dipendenti pubblici e dipendenti privati.

Nel 2019 – secondo quanto emerge dalla bozza denominata «Pacchetto pensioni» – si potrà andare come annunciato in pensione anticipata rispetto all’età di vecchiaia avendo almeno 62 anni di età e un’anzianità contributiva minimo di 38 anni (la cosiddetta quota 100 che però aumenta a fronte di età più avanzate o di numero più alto di contributi) ma sono previste finestre per l’uscita. Tramonta invece l’ipotesi di agire sull’età di vecchiaia dopo lo scatto a 67 anni nel 2019 bloccando gli incrementi dell’aspettativa di vita almeno fino al 2023. Per l’età di vecchiaia le regole restano quelle attuali.

Per i dipendenti privati le prime uscite dal mondo del lavoro sono previste a partire dal mese di aprile 2019 avendo almeno 62 anni di età e 38 di contributi, per i dipendenti pubbblici ci saranno delle finestre di uscita differenti, inoltre i dipendenti pubblici che matureranno i requisiti per quota 100 entro il 31 dicembre riceveranno l’assegno pensionistico dal primo luglio, se maturano i requisiti successivamente il diritto alla decorrenza dell’assegno sarà maturato dopo sei mesi.

Per il personale della scuola la finestra è annuale

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