Aggressioni ai Docenti, Matteo Renzi si schiera con i Docenti

Nelle ultime settimane gli episodi di violenza nei confronti dei docenti hanno portato la questione all’attenzione nazionale, in questi giorni anche l’Ex Premier ed Ex Segretario del Pd Matteo Renzi ha espresso il suo pensiero su ciò che sta avvenendo nella scuola, schierandosi apertamento con i docenti che oramai da mesi sono oggetti e bersaglio di violenze, verbali ma soprattutto fisiche, l’ultimo caso a Palermo dove un docente è finito in ospedale con un’emorragia cerebrale.

Mattero Renzi ha espresso le proprie opinioni su questi episodi di violenza attraverso la sua pagina facebook che come spesso accade usa per esprire le proprie idee e tenersi in contatto con i sui “Seguaci” che son più di 1 milione, ecco di seguito alcuni estratti del suo post su Facebook:

Ciò che più mi colpisce leggendo i quotidiani è il fatto che in alcune zone del nostro Paese vi siano genitori che picchiano i professori. Mi domando: ma che cosa è successo, di profondo, nella società italiana per arrivare a questo punto?”

Non è solo un problema legato alla violenza fisica, che ovviamente va condannata senza se e senza ma. Ma proprio al rispetto sociale della figura dell’insegnante. Quando noi eravamo piccoli e la maestra ci rimproverava a scuola, i nostri genitori davano ragione a lei. La nostra generazione spesso fa il contrario: tendiamo a dare ragione più ai nostri figli che agli insegnanti”.

Più di chiunque altro negli ultimi decenni. Abbiamo lavorato sulla Buona Scuola con tutte le polemiche che ricorderete per l’alternanza scuola lavoro, per il ruolo del preside, per i bonus agli insegnanti, per il rinnovo del contratto. Ma forse non abbiamo chiarito innanzitutto a noi stessi – e forse nemmeno ai prof – che la priorità è la centralità della funzione educativa nella società di oggi. Il valore sociale dell’insegnante come educatore, come sostegno alla libertà personale dei nostri ragazzi”.

Dovremmo insegnare ai nostri figli che in un contrasto tra loro e i prof noi stiamo dalla parte degli educatori, anche se non ci viene naturale. Mi rivolgo soprattutto ai miei coetanei genitori quarantenni: voi che dite? Vi leggo volentieri. Buon weekend a tutti”

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