Edilizia scolastica, provincia Caserta chiude scuole superiori non a norma

Presso la Prefettura di Caserta, si è tenuto un incontro tra il vice prefetto vicario Gerlando Iorio e il vice prefetto Vittoria Ciaramella, per affrontare la problematica sicurezza nelle scuole del Casertano. Tale notizia è stata comunicata dalla Provincia Caserta che ha annunciato un decreto che sarà firmato a breve.

Le predisposizioni di tale decreto prevedono che il Presidente Silvio Lavornia Provincia di Caserta disporrà la chiusura immediata di tutti gli edifici di competenza provinciale che ospitano le scuole superiori che non possiedono le necessarie autorizzazioni prescritte dalla normativa in materia di sicurezza ( agibilità, antincendio, staticità e sicurezza sul lavoro).

Tale incontro convocato dietro richiesta urgente di S.Lavornia  per la sicurezza e l’ordine pubblico ha coinvolto  istituzioni scolastiche provinciali e regionali, come:

  • Francesco Bortone, Antonio Mallardo e Angelo Sglavo,
  • diretto generale e responsabile finanziario Giuseppe Vetrone,
  • dirigenti all’Edilizia Scolastica Paolo Madonna,
  • Viabilità ed Ambiente Antonino Del Prete, al Personale Aniello De Sarno,
  • Urbanistica e Datore di Lavoro Gennaro Spasiano,
  • Responsabile del Comitato Genitori Umberto Marzuillo.

La problematica della messa in sicurezza degli edifici scolastici era già stata sviscerata da altri incontri e con diverse note ufficiali, ma il problema che salata agli occhi è sempre quello finanziario, e a tal proposito il Presidente della Provincia ha illustrato nuovamente la drammatica situazione finanziaria dell’Ente, sottolineando la sua impossibilità ad espletare le proprie funzioni ed attività istituzionali.

In tale incontro oltre ai problemi economici dell’ente, sono stati portati a conoscenza dell’Ufficio Territoriale di Governo gli ultimi sviluppi delle indagini giudiziarie e degli accertamenti svolti dalle forze dell’ordine.

Gli accertamenti (su delega della Procura della Repubblica) svolti in materia di sicurezza degli istituti scolastici superiori, ha fatto emergere molti edifici sprovvisti di qualsiasi certificazione inerente la funzionalità degli immobili ospitanti.

Tali accertamenti sono stati anche poi dimostrati anche dai recenti casi di sequestro come quelli

dell’Itg Buonarroti di Caserta e delle altre scuole superiori.

Ma a chi va la responsabilità di tale disastro che mette a repentaglio la sicurezza e la vita degli studenti, dei docenti e di tutto il personale che lavora in tali edifici non a norma?

Le responsabilità ricadono unicamente sulla Provincia incolpando in tale responsabilità anche il suo vertice politico e tecnico, proprio per non aver messo l’Ente nelle condizioni finanziarie minime per fronteggiare una tale emergenza.

Il Presidente Silvio Lavornia nei prossimi giorni procederà alla firma degli atti amministrativi per interdire con effetto immediato l’utilizzo totale delle scuole, dichiarando a tal proposito:

“È l’ultima decisione che avrei voluto prendere in vita mia perché, da insegnante, mai mi sarei sognato di chiudere una scuola soprattutto in un territorio difficile qual è Terra di Lavoro, contrastando anche con i miei principi di educatore. Fino ad oggi ho cercato di evitare tutto questo ma ormai non è più procrastinabile la chiusura degli istituti non a norma, atteso che lo impone la legge come dimostrano i diversi caso di sequestro degli edifici operati dalla Magistratura fino ad oggi ed altri che arriveranno nei prossimi giorni.

Il Governo sordo non ha voluto ascoltare le nostre richieste di aiuto, non ha raccolto finora nessun nostro appello rendendo praticamente la Provincia un Ente morto incapace di assolvere a qualsiasi funzione e compito istituzionale attribuitogli tanto dalla Costituzione quanto dalla normativa vigente. Oggi abbiamo dovuto prendere atto della impossibilità di mantenere aperte ancora le scuole prive di certificazioni di sicurezza, quindi domani emanerò il decreto di chiusura.

Mi dispiace per gli studenti e per le loro famiglie, per i docenti e gli operatori scolastici tutti, purtroppo, però, non abbiamo altra strada che arrenderci alla triste realtà dei fatti e rispettare la legge. Da domani saremo all’opera per trovare soluzioni alternative, di concerto anche con i Sindaci e gli amministratori locali”, dichiara Lavornia.

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