Nelle ultime settimane la questione sui vaccini obbligatori nelle scuole italiane è diventata uno degli temi principali in agenza per l’attuale governo, la questione è diventata sempre più centrale in seguito anche alla diffusione degli ultimi dati su alcune malattie infettive che collocano il nostro paese in una posizione molto rischiosa, come il morbillo, infatti nell’ultimo mese proprio per questo tipo di malattia è stata inserita nell’elenco dei paesi a rischio.
A questo va aggiunto la cattiva d’isinformazione che negli ultmi anni si è fatta sui vaccini ritenuti da molti non sicuri e pericolosi per la salute sia degli adulti che per i bambini.
Come abbiamo anticipato nelle ultime settimane le questione è diventata via via un punto essenziale dell’agenda del governo, infatti la scorsa settimana è stato approntato un decreto che obbliga alla vaccinazione i bambini e gli adolescenti per le iscrizioni scolastiche di ogni ordine e grado, il decreto arriverà sul tavolo del governo la prossima settimana dopo un approfondimento tra le parti coinvolte (ministero della Salute, il Miur e la presidenza del consiglio) per rispettare il diritto alla Salute e quello all’Istruzione.
Dalle prime informazioni che trapelano sembra che tutti gli attori chiamati in causa siano d’accordo su questo genere di proposta che intrdoduca l’obbligatorietà di vaccinarsi per gli studenti italiani.
Sul tema in questi giorni si sono pronunciati un po tutti, il ministro della Salute ha confermato la necessità di un decreto che possa porre rimedio ad alcune situazione sanitarie prima che diventino critiche come l’emergenza morbillo, finita anche in una denuncia del New York Times.
Il ministro dell’istruzione Fedeli si è detta “stupita” per l’accelerazione della ministra della Salute ed insiste nell’esigenza di contemperare il diritto alla Salute con quello all’Istruzione per “non scaricare su un bambino una scelta che appartiene ai genitori”.
Anche il premier Gentiloni ha lasciato dichirazioni sul tema invitato ad un lavoro collegiale tra i ministeri rinviando ad un approfondimento in sede di governo a quando ci sarà il testo del dl, che il presidente del consiglio chiede già per la prossima settimana.