Sciopero trasporti 1 giugno 2021: motivi e fasce orarie della protesta

Domani 1 giugno 2021 è indetto un nuovo sciopero dei trasporti pubblici nelle principali città italiane, lo sciopero è stato annunciato e confermato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna, la protesta coinvolge il trasporto dei mezzi pubblici tra cui bus, tram e metro durerà 24 ore e i motivi della protesta riguardando il “rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni”.Lo sciopero scatterà il 1 giugno  e non assicurerà il trasporto pubblico dalle 8:30 alle 12:30 includendo bus, tram, metropolitane e le ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Roma-Lido e Termini-Centocelle.

Tutti i dettagli e le fasce orarie dello sciopero sono riportate dai portale online dei diversi enti trasporto pubblico, e per tutte le informazioni vi invitiamo a consultare.

Per la città di Roma lo sciopero coinvolgerà bus, tram, metropolitane e le ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Roma-Lido e Termini-Centocelle e interesserà il personale del trasporto pubblico Cotral e dell’azienda Schiaffini Travel (Marino, Grottaferrata, Frascati, Ciampino, Nemi, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Velletri, Monte Porzio).

A Milano circoleranno bus, metro e tram nelle fasce di garanzia dalle 8:45 e dalle 15 alle 18, durante il resto della giornata i mezzi Atm saranno a rischio, inoltre il personale viaggiante delle linee Airpullman (560, 561 e 566) sarà in agitazione dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 16:30 in poi.

I mezzi Agi, le linee a rischio saranno 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus.

La città di Napoli vedrà coinvolti nello sciopero del 1 giugno le linee di superficie, bus tram e metro, ma garantite fasce dalle ore 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00.

Firenze garantisce le fasce dalle 6:00 alle 8:59; dalle 12:00 alle 14:59.

Il 1 giugno 2021 anche Genova vedrà in sciopero il trasporto pubblico.

Il trasporto con i diversi sindacati stanno discutendo con il Governo , Regioni, Anci e Upi sul tpl a causa dell’imminente arrivo della riapertura del scuole del mese di settembre, l’obiettivo è quello di coinvolgere i rappresentanti sindacali in quanto nonostante alle aziende siano arrivati i previsti contributi pubblici economici, gli autoferrotranvieri aspettano il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2017.

I sindacati sottolineano che è inaccettabile e ingiustificabile che gli autoferrotranvieri e gli internavigatori, debbano rivendicare il legittimo diritto rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre tre anni.

Leave a Reply