Diplomati Magistrale: verso lo sciopero del 23 febbraio e 23 marzo

La precaria situazione dei Docenti Diplomati Magistrale continua a tenere banco al fianco dei tantissimi docenti in possesso del diploma magistrale si sono schierati quasi tutte le sigle sindacali della scuola che seguono la vicenda da vicino attivando anche inizative di protesta che si sono svolte nelle scorse settimane ma anche nei mesi scorsi, sulla vicenda interviene anche Piero Bernocchi portavoce nazionale dei COBAS comunica che l’Assemblea Nazionale del 20 e 21 gennaio ha riconfermato la validità della piattaforma presentata al MIUR il 17 gennaio:

  • le immesse/i in ruolo che hanno superato l’anno di prova mantengono il proprio posto e lo stesso vale per chi deve superare l’anno di prova in questo anno scolastico;
  • permanenza nelle GAE, in base al punteggio acquisito, di tutti/e i/le docenti;
  • riapertura delle GAE per tutti/e i/le docenti in possesso di abilitazione (Diplomati magistrali con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002, Laureati in Scienze della Formazione Primaria Vecchio e Nuovo Ordinamento,  PAS, TFA, ecc.);
  • immissione in ruolo di tutti/e i/le precari/e con 3 anni di servizio presso le scuole di ogni ordine e grado.

Il portavoce nazionale dei COBAS Piero Bernocchi, fa sapere che per il 23 Febbraio ed il 23 Marzo 2018 sono in programma due scioperi che hanno scopi ben precisi, il primo (quello del 23 Febbraio) è stato indetto per evitare che la questione abbia tempi risolutivi lunghi e che la patata bollente passi al nuovo governo che si formerà dopo le elezioni amministrative, il secondo sciopero (quello del 23 Marzo) sarà in coincidenza con l’insediamento delle Camere, intende esercitare una immediata pressione sui nuovi parlamentari.

I Cobas si concentrano quindi sullo sciopero del 23 febbraio: e se dalle Assemblee che si svolgeranno in questa settimana localmente, verrà un chiaro segnale di condivisione da parte della larga maggioranza del movimento, lunedi prossimo lo convocheranno, rimanendo disponibili, dopo la verifica del 23 febbraio, anche per l’eventuale data successiva.

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