Truffa Bonus Cultura 18enni, intascati 1,4 milioni di euro indebitamente, ecco l’indagine della GDF

Nuova truffa scoperta ai danni del Bonus Cultura dedicato ai 18enni per incentivare la cultura, la guardia di finanza ha scoperto un’enorme truffa per 1,4 milioni di euro intascati in maniera fraudolenta ed indebita, le indagini sono partite nel 2017 ed oggi hanno portato al sequestro di società e diverse persone indagate e denunciate pre truffa ai danno dello stato.

La Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Crotone che ha condotto le indagini ha portato alla luce un meccanismo che nel tempo ha permesso ad una società e sei persone di percepire in modo indebito il bonus cultura 18enni per un totale di 1,4 milioni di euro.

Le indagini hanno accertato come il denaro del bonus cultura 18enni venisse dirottato su un altro tipo di attività e beni e quindi percepito in modo indebito tra il 2017 e il 2018, il Giudice delle Indagini Preliminari Romina Rizzo ha disposto il sequestro preventivo della società coinvolta nella frode.

La Guardia di Finanza ha scoperto che gli indagati agivano secondo un sistema al centro del quale si poneva la società di capitali e lo faceva nel seguente modo:

  • venivano trasmesse false attestazioni al MIBACT;
  • i giovani potevano così spendere il bonus cultura 18enni in beni non previsti dalla normativa;
  • la frode ai danni dello Stato è stata quantificata per una somma di 1.440.019,85 euro.

Le indagini della GDF hanno poi interesseto anche 4.027 18enni che hanno compiuto 18 anni negli anni 2016, 2017 e 2018, nell’86% dei casi sono emerse delle irregolarità mentre gli illeciti amministrativi riscontrati sono stati 3.516 nel complesso.

Per chi ha percepito il Bonus Cultura in maniera indebita, non regolare secondo la normativa, scattano anche delle sanzioni, in particolare i giovani 18enni (al tempo) devono pagare una sanzione pari al valore complessivo dei beni acquistati con i 500 euro del bonus cultura seppur non ammessi.

Anche per la società coinvolta nella truffa oltre al sequestro preventivo della Società sono scattate le misure di recupero di quanto percepito in modo illecito. In particolare le Fiamme Gialle hanno sequestrato preventivamente:

  • beni per un controvalore di 1.387.784,53 euro;
  • quote societarie;
  • denaro contante;
  • un immobile;
  • conti correnti postali e bancari;
  • cinque auto.

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