Voto in Condotta 2024, in arrivo la riforma le Novità previste

Voto in Condotta 2024, in arrivo la riforma le Novità previste – Il disegno di legge previsto per l’anno accademico 2024/2025 introduce modifiche significative riguardo la valutazione del comportamento degli studenti, mirando a un inasprimento delle regole ma con un occhio di riguardo alla componente rieducativa. Le modifiche principali includono:

  • L’introduzione della valutazione numerica per la condotta anche nelle scuole medie.
  • La penalizzazione nel voto di maturità per gli studenti che non ottengono un punteggio minimo di 9 in condotta.
  • L’applicazione di criteri più severi che facilitano la bocciatura in caso di insufficienze.
  • L’assegnazione di lavori di utilità sociale in caso di sospensioni prolungate dall’ambiente scolastico.

Questa iniziativa si propone di affrontare e gestire in maniera più efficace i crescenti fenomeni di violenza e mancanza di disciplina tra gli studenti. Attualmente, il giudizio sulla condotta è già una pratica nelle scuole superiori, dove esiste anche la possibilità di far ripetere l’anno agli studenti con gravi insufficienze comportamentali.

Nonostante ciò, la bocciatura per motivi disciplinari rimane un fatto piuttosto isolato, con statistiche che indicano solamente lo 0,1% di studenti bocciati per tale motivo, cifra che sale allo 0,4% negli istituti professionali.

È più comune, invece, che circa il 40% degli studenti riceva una valutazione in condotta inferiore al 9, il che, negli ultimi tre anni delle superiori, può comportare la perdita di crediti scolastici e influenzare negativamente il punteggio finale dell’esame di maturità.

L’iter legislativo della nuova normativa scolastica è in fase avanzata e si prevede che possa entrare in vigore a partire dal prossimo anno accademico. Il Senato è vicino all’approvazione del testo, grazie alla decisione di accelerare il processo affidando alla Commissione Istruzione il compito di preparare una proposta definitiva da sottoporre al voto dell’aula senza ulteriori modifiche.

Successivamente, sarà necessaria l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati. Tuttavia, l’applicazione immediata delle nuove disposizioni a partire da settembre potrebbe incontrare ostacoli, dato che il disegno di legge prevede l’adozione di un regolamento attuativo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito entro 180 giorni dall’approvazione.

Questo significa che, per garantire l’attuazione della riforma già dal prossimo anno scolastico, è indispensabile concludere il processo legislativo entro febbraio.

La riforma proposta introduce significative novità nella disciplina del comportamento scolastico, con l’obiettivo di rafforzare la valutazione della condotta e modificare il trattamento delle sospensioni. Le principali innovazioni sono:

  • Introduzione del voto numerico in condotta anche per le scuole medie: La valutazione comportamentale sarà espressa in decimi, uniformandosi al sistema già adottato per le scuole superiori, mentre per la scuola primaria si manterrà un giudizio descrittivo.
  • Bocciatura per insufficienza in condotta: Studenti di medie e superiori che non ottengono almeno 6 in comportamento saranno bocciati, introducendo criteri più rigidi rispetto all’attuale normativa. Le insufficienze saranno valutate in base a comportamenti disciplinari rilevanti durante l’intero anno scolastico.
  • Debito formativo per sufficienza in condotta alle superiori: Chi ottiene un 6 dovrà impegnarsi in un progetto su “Cittadinanza attiva e solidale” durante l’estate, la cui approvazione sarà necessaria per l’ammissione all’anno successivo.
  • Esclusione dagli esami di fine ciclo per insufficienza in condotta: Studenti senza la sufficienza in comportamento non potranno partecipare agli esami conclusivi del ciclo di studi.
  • Influenza del voto di condotta sul voto di maturità: Un punteggio inferiore a 8 in comportamento può ridurre fino a 3 punti il credito scolastico, influenzando direttamente il voto finale dell’esame di maturità.
  • Gestione delle sospensioni: Per le sospensioni brevi, si prevedono attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti scorretti. In caso di sospensioni più lunghe, gli studenti dovranno partecipare a “attività di cittadinanza solidale”, similmente a un servizio sociale, presso enti convenzionati con le scuole.

Questa riforma si propone di affrontare con maggiore severità i problemi disciplinari, promuovendo al contempo valori di responsabilità e cittadinanza attiva tra gli studenti.