Insegnare senza la laurea a scuola, si può? Ecco come fare

Insegnare senza la laurea a scuola, si può? Ecco come fare – È fattibile impartire lezioni senza possedere una laurea. I futuri insegnanti ancora impegnati nei percorsi formativi da 60 CFU potrebbero non essere consapevoli che hanno la possibilità di iniziare a insegnare in qualche classe, anche senza aver ancora completato il percorso di laurea.

Questa opportunità si realizza attraverso la Mad, acronimo di Messa a Disposizione, ossia la richiesta che chiunque, in possesso dei requisiti necessari per una specifica classe di concorso o per il sostegno, può presentare presso tutte le scuole d’Italia.

Attraverso questa domanda, i candidati insegnanti, anche se non hanno mai ottenuto un incarico di supplenza, si offrono come risorsa per coprire eventuali vacanze nell’organico scolastico. Ma quali sono i dettagli operativi e cosa è possibile insegnare senza laurea? Ecco una panoramica completa su cosa è consentito insegnare con la Mad e come procedere.

Insegnare in una scuola senza possedere una laurea è un’opzione possibile solo attraverso la Mad, acronimo di Messa a Disposizione. Questa richiesta può essere presentata da chiunque aspiri a diventare insegnante o docente di sostegno, e vale anche per il personale Ata.

Anche se novembre sta per concludersi, le scuole possono ancora aver bisogno di coprire brevi assenze di insegnanti a causa di imprevisti. Quando le nomine dalle Graduatorie provinciali per le supplenze e le graduatorie di istituto sono esaurite, i dirigenti scolastici possono fare ricorso alle Mad.

Questo rende l’utilizzo delle Messa a Disposizione sempre più comune, offrendo l’opportunità agli aspiranti insegnanti, che non hanno ancora partecipato a un concorso, di accumulare punteggio.

La candidatura tramite la Messa a Disposizione non è limitata a chi possiede una Laurea Magistrale, poiché è possibile presentare la domanda anche con una Laurea triennale o un diploma di Maturità. Sebbene sia preferibile avere una laurea che permetta l’accesso diretto a una Classe di Concorso, le possibilità di essere convocati dipendono dagli istituti scolastici presso i quali è stata presentata la domanda. In generale, è probabile che ci sia sempre bisogno di supplenti all’ultimo minuto.

Se è vero che esiste la possibilità di insegnare senza laurea, bisogna prima capire però cosa si può insegnare senza laurea. Bisogna sapere, infatti, che esistono possibilità diverse in base alla tipologia di Diploma di cui si è in possesso.

  • Diploma ITP (tecnico-professionale). Questo diploma conferisce accesso diretto ad alcune Classi di Concorso: quelle che vanno dalla B01 alla B32. Con il Diploma ITP sarà possibile insegnare la propria materia nelle scuole secondarie di II grado. In questo caso è bene inviare una Mad classica proprio perché si potrà insegnare la propria materia senza problemi.
  • Diploma di Liceo. Anche in questo caso è possibile inviare la propria Mad, provando una Classica sia nelle scuole secondarie di I e II grado e presso le primarie, benché ci siano degli esperti che consigliano di inviare una Mad sostegno per avere maggiori opportunità.

La procedura per inviare la Messa a Disposizione (Mad) nel 2023 prevede che la domanda sia inviata in una sola provincia in Italia, senza essere iscritti in alcuna graduatoria per le supplenze, ma nelle scuole della stessa provincia.

Gli aspiranti docenti possono seguire uno di questi due metodi per inviare la Mad:

  • Invio in autonomia: Accedere al sito web istituzionale della singola scuola e individuare la sezione dedicata all’invio della Mad.
  • Invio tramite piattaforma specializzata: Affidarsi a piattaforme a pagamento che consentono invii massivi delle domande a diversi istituti. Questo può essere particolarmente utile per chi si avvicina per la prima volta al mondo della scuola. Le piattaforme specializzate offrono supporto e consigli per l’invio della Mad.

Una volta inviata la Messa a Disposizione, gli aspiranti docenti dovranno attendere eventuali chiamate per comunicare quando e dove dovranno svolgere le supplenze.