Concorso Personale ATA 2023 (Ex LSU), Bando, Posti e Domanda

Un nuovo concorso per il personale ata è in arrivo prima della fine del 2023, stiamo parlando del bando pubblico per il Personale ATA ex Lsu (Lavoratori Socialmente Utili), ovvero lavoratori dipendenti di ditte esterne che lavoravano nelle scuole e che ora verranno assunti direttamente dal Ministero dell’Istruzione (Miur), nell’articolo vediamo tutti i dettagli, i requisiti da possedere, le regioni e le province dove verranno effettuate le assunzioni e le date entro cui inviare la domanda.

Concorso Personale ATA 2023 (Ex LSU), Bando, Posti e Domanda

Al momento il bando non è stato ancora pubblicato in gazzetta e nel sul partale inPa, ma alla sua pubblicazione non manca molto, prima della fine del 2023 il bando di concorso verrà pubblicato, vediamo quindi quali sono tutti i dettagli da sapere in merito a questo nuovo concorso per l’assunzione del Personale ATA.

Come abbiamo specificato questo concorso per il Personale ATA sarà riservato solo a coloro che facevano parte degli ex LSU (Lavoratori Socialmente Utili) dipendenti di ditte esterne che qualche anno fa lavoravano nelle scuole pubbliche, poi i contratti di appalto con tali ditte sono terminati, come anche il lavoro per i dipendenti.

Anche attraverso l’azione dei sindacati il Ministero dell’Istruzione ha deciso quindi di assumere tutti i dipendenti delle ditte esterne sempre come Personale ATA ma alle dipendenze del Ministero e non più delle ditte appaltatrici.

Questo non è il primo concorso che prevede l’assunzione degli  EX LSU, il secondo bando si è  svolto nel 2021, ora nel 2023 ci sarà il terzo bando che prevede l’assunzione di 590 ex lsu e che riguarderà alcune regioni e province d’italia, vediamo di seguito quali sono quelle interessate:

  • Abruzzo: Chieti, L’Aquila, Teramo.
  • Basilicata la provincia di Potenza.
  • Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia.
  • Campania: Avellino, Caserta, Napoli.
  • Lazio: Frosinone, Rieti.
  • Liguria: La Spezia.
  • Lombardia: Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, Sondrio.
  • Molise: Isernia.
  • Piemonte: Asti, Biella e Vercelli.
  • Puglia: Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto.
  • Sardegna: Cagliari.
  • Sicilia: Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani.
  • Toscana: Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Prato.
  • Umbria: Terni.
  • Veneto: Belluno e Venezia.

Le domande per poter aderire al Bando 2023 del Personale ATA ex lsu potranno essere inviate a partire dal 17 agosto, data non ancora confermata ma plausibile, al concorso potranno partecipare solo coloro  che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • diploma di scuola secondaria di primo grado, conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione;
  • almeno 5 anni di servizio, anche non continuativi, nei quali devono essere inclusi gli anni 2018 e il 2019, nei servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo determinato o indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di tali servizi.

A differenza degli altri bandi precedenti, per questo bando a fine procedura selettiva vi sarà una graduatoria nazionale che consentirà al personale un inserimento a pettine, infatti ricordiamo che i 590 posti di questo concorso sono quelli che sono stati tagliati fuori dal precedente concorso per mancanza di posti nelle province di appartenenza.

Per questo motivo il Ministero per questo 3 concorso ha previsto una graduatoria nazionale che consentirà in un secondo momento la collocazione del personale in province dove ci sono posti liberi.

Su questo bando la Flc Cgil ha rilasciato un comunicato che riportiamo in maniera parziale:

“Finalmente, dopo lunghissime e ripetute pressioni fatte dalla nostra organizzazione nei confronti dei cosiddetti ministeri concertanti (Istruzione, Economia, Funzione Pubblica e Lavoro), è stato possibile sbloccare la situazione di stallo che si era venuta a creare e che si è prolungata con tempi inaccettabili a danno dei lavoratori e delle loro famiglie. Per questa ragione la Flc Cgil, durante l’incontro di informativa (che si è tenuto l’11 agosto n.d.r.) , ha chiesto che venga riconosciuta la retrodatazione giuridica della nomina a partire dal 1 settembre 2023, ritenendo profondamente ingiusto che siano i lavoratori a pagare gli ritardi dei centri ministeriali.”