Domanda Decaduta RDC, cosa significa e cosa fare

Cosa significa domanda RDC (Reddito di Cittadinanza) decaduta? In questi giorni sono moltissimi i precettori del reddito di cittadinanza che sul portale dell’INPS trovano lo stato della domanda del reddito con la scritta “Domanda Decaduta” ma cosa indica esattamente questo stato della domanda? Quali sono i motivi e cosa si deve fare in questi casi? Nell’articolo rispondiamo a tutte le domande e vediamo cosa fare in questi casi.

Domanda Decaduta RDC, cosa significa e cosa fare

Il reddito di cittadinanza prevede il rispetto di una serie di norme e regole, anche per quanto riguarda la spesa delle somme accreditate sulla carta Rdc ci sono delle limitazioni che il precettore del reddito deve obbligatoriamente rispettare, oltre ciò ci sono anche una serie di requisiti da rispettare a livello normativo da parte del precettore, che non sono rispettate possono far decadere il sussidio mensile.

Ecco quindi che domanda rdc decaduta significa che al momento la ricezione del sussidio da parte dell’INPS è stato sospeso.

Ci sono molteplici circostanze in cui il Reddito di cittadinanza può essere perso o ridotto, in generale si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.
  • comunicazione di informazioni false all’Inps o a qualsiasi altro ente pubblico per beneficiare di un aumento del Reddito di Cittadinanza.

In tutti questi casi si può quindi andare incontro ad una sospensione del reddito di cittadinanza, negli ultimi mesi l’INPS ha avviato una serie di controlli a teppeto che hanno bloccato moltissimi sussidi in tutta Italia perchè presentavano delle anomalie o per regole non rispettate.

Reddito di Cittadinanza decaduto: come evitarlo

Per evitare di incorrere in queste situazioni in primis è necessario rispettare la normativa che gerola il reddito di cittadinanza, lo stato mette a disposizione i soldi per i precettori del reddito ma a patto che rispettino determinate regole e requisiti.

Quando si verificano dei cambiamenti anche a livello di reddito o della situazione lavorativa, bisogna comunicarlo in maniera tempestiva e non attendere eventuali controlli o pensare che nessuno se ne accorga.

Tutte le modifiche possono essere aggiornate solo presso le strutture territoriali Inps e i documenti richiesti sono:

  • Documento di identità in corso di validità e codice fiscale;
  • Documentazione che attesta il cambiamento dei dati.

Reddito di Cittadinanza sospeso: come intervenire

Per porre rimedio alla situazione ci sono diverse soluzioni e cose da mettere in pratica, ad esempio se la sospensione del reddito è avvenuta per motivi di documentazione carente, in questo caso è bene controllare tutta la documentazione per vedere se manca qualcosa, se la domanda è stata presentata tramite Caf è bene fissare un appuntamento per controllare il tutto insieme.

Se invece il reddito è stato sospeso perché trascorsi 18 mesi dal primo pagamento sull’RdC card, la procedura è più articolata.

In questo caso sarà necessario provvedere all’invio di una nuova domanda al fine di chiedere di nuovo l’incentivo mediante:

  • online o sul sito ufficiale dell’Inps oppure sulla piattaforma governativa;
  • Recandoti a un ufficio postale o a un Caf

In caso di rinnovo del reddito il cittadino perderà comunque il sussidio per minimo 1 mese, fino a quando la domanda non sarà esaminata e accolta.