Canone RAI anche per tablet e smartphone, ecco la proposta di legge

Canone RAI anche per tablet e smartphone, ecco la proposta di legge – Presentata in Commissione di Vigilanza dall’amministratore delegato Rai la proposta di inserire una nuova tassa su tablet e smartphone. La tassa per tablet e smartphone è stata proposta dall’amministratore delegato Rai per far quadrare i conti, si tratterebbe di una sorta di canone però per dispositivi che sono per la maggior parte più utilizzati rispetto al classico televisore.

Ormai la tv è stata quasi abbandonata e sono sempre più coloro che seguono i programmi tv utilizzando tablet e smartphone, in quanto la tv è diventata uno strumento per poter guardare i programmi in streaming.

A proporre la tassa su tablet e smartphone è stato Carlo Fuortes, nuovo amministratore delegato della tv di Stato, lo stesso Fuortes sottolinea che tutti dovrebbero pagare tutti il canone per la tv pubblica, inclusi coloro che sono in possesso di dispositivi come tablet o smartphone.

Gli altri Paesi europei già hanno inserito tale tassazione e per tale motivo anche l’Italia dovrebbe adeguarsi allo sviluppo tecnologico, ma pare che al momento non ci siano i presupposti per tale tassa.

Secondo il nuovo amministratore delegato di Rai oltre alla tasse per tablet e smartphone per rientrare del calo dei ricavati della tv di Stato, ci sarebbe bisogno anche di un  riconoscimento integrale delle risorse del canone, eliminando le trattenute da 110 milioni, finanziando il fondo per il pluralismo con altre risorse;

  • cancellazione della tassa sulla concessione del canone ordinario e inoltre occorrerebbe una riduzione del limite di affollamento pubblicitario per singola fascia dall’8%.

Sebbene la proposta di adeguamento allo sviluppo tecnologico pare interesserebbe molti paesi europei ricordiamo che altri Paesi prevedono l’assenza di un canone in bolletta, per cui la televisione viene direttamente sostenuta dallo Stato.

Ad esempio il canone tv nel Regno Unito viene pagato da chiunque possieda un dispositivo elettronico sul quale si possono vedere i programmi (costo 159 sterline), lo stesso vale anche per Croazia, Slovenia e Danimarca.

Si differenziano dagli altri Paesi  Germania, Portogallo, Svizzera, Turchia e Serbia che applicano il canone in base all’apparecchio elettronico posseduto.

Nessun canone invece per  Belgio, Spagna e Olanda che includono le spese del canone tv all’interno delle spese dello stesso Stato.

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