Fondi per 5 miliardi per la scuola entro il 2021, ecco come verranno spesi

Per la scuola pubblica italiana in arrivo nuovi fondi per 5 miliardi di euro entro la fine del 2021, in questi giorni il Ministro dell’istruzione Bianchi ha illustrato come e quando verranno distribuiti questi nuovi fondi che verranno articolati in 5 differenti bandi che permetteranno poi la ridistribuzione delle risorse messo in campo per la scuola.

Grazie al Piano Nazionale di ripresa e resilienza entro il 2022 saranno adottate 6 nuove riforme importanti per il settore della formazione dei giovani. Le nuove riforme riguarderanno gli istituti tecnico professionali, orientamento scolastico e riqualificazione degli istituti scolastici vi segnaliamo di seguito i dettagli.

La Riforma degli istituti tecnico professionali, attuerà piani di rafforzamento all’innovazione grazie alla promozione del Piano nazionale Industria 4.0., mentre le riforme inerenti all’Orientamento, serviranno per accompagnare gli studenti nella scelta di un percorso di formazione adeguato.

Inoltre il Ministero si sta occupando dell’assegnazione di nuove risorse per oltre 17 miliardi, ripartiti nelle due grandi aree delle infrastrutture e del potenziamento delle competenze.

Il Ministro Bianchi annuncia che entro il mese di novembre 2021 saranno pronti  bandi per 5 miliardi, per sostenere la ripartenza del nostro Paese con bandi destinati ai Comuni in numerose aree di intervento:

  • 3 miliardi destinati a nuovi asili nido, aggiuntivi rispetto ai 700 milioni per progetti in essere e 900 milioni in conto corrente per sostenere gli enti nella gestione.
  • 800 milioni per la costruzione di scuole nuove, altamente sostenibili e adeguate a una didattica innovativa per gli studenti dei prossimi decenni.
  • Oltre 430.000 mq di nuove palestre per valorizzare le competenze legate all’attività motoria e sportiva, nonché aumentare l’offerta formativa oltre l’orario curricolare.400 milioni per la costruzione e riqualificazione degli spazi dedicati alle mense, potente strumento per favorire l’attivazione del tempo pieno e la limitazione della dispersione scolastica in vista della prossima definizione e pubblicazione si avvierà un confronto con i territori e i soggetti interessati.

Leave a Reply