Mobilità Scuola: 25.000 Docenti attendono per far rientro a casa

Le cattedre disponibili per le operazioni di mobilità e immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2017/18 potrebbero essere quali 60mila, ma i numeri dipendono dal numero di cattedre che saranno trasformate da organico di fatto in organico di diritto.

Ma chi dovrà decidere il da farsi viste le numerosi richieste, circa 25mila del MIUR e 11mila l’offerta del Ministero dell’economia e delle Finanze?

Gli Uffici Scolastici cominciano a divulgare i primi dati sui pensionamenti, e anche questi potranno essere utili per capire quante possibilità ci saranno per trasferimenti e ruoli.

Tutto sarà deciso nei prossimi giorni, sulla base dei posti disponibili, in quanto il 60% dei posti disponibili potrà andare alle assunzioni e il 40% a mobilità (30% trasferimenti interprovinciali e 10% passaggi di ruolo e/o cattedra). I docenti di ruolo non hanno gradito tale notizia, in  quanto hanno dichiarato che le domande di mobilità sono come un salto nel buio, ovvero inviate senza conoscere con esattezza gli organici per il prossimo anno scolastico.

Moltissimi docenti in attesa dell’autorizzazione del Ministero dell’economia e delle Finanze per 25.000 cattedre per far rientro a casa, sarà tale il numero di cattedre da trasformare da organico di fatto in organico di diritto a stabilire il rientro nelle proprie province dei docenti che per vari motivi sono fuori sede e a garantire nello stesso tempo la continuità didattica.

Dunque a decidere del rientro a casa di moltissimi docenti, sarà il Ministero dell’Economia. Secondo alcune dichiarazioni del sottosegretario D’Onghia alla vigilia della presentazione delle domande di mobilità 2017/2018 “La continuità didattica al nord e il diritto di rientrare a casa saranno garantiti se il MEF autorizzerà l’aumento degli organici deciso in Finanziaria. Il turnover e la stabilizzazione dei posti di sostegno potrebbero risolvere tanti problemi”.

L’unica certezza è che il Miur richiede la copertura di 25.000 cattedre, ma non è ancora certo il raggiungimento di tale numero, e che la trasformazione di queste cattedre è indispensabile per rispondere a tanti docenti stufi di tale situazione, vivono  l’avvicendarsi di diverse normative negli ultimi anni, che non sempre sono congruenti e modificate all’ultimo minuto senza logica.

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