Bonus Merito/Premiale Docenti 2020, ecco le novità in arrivo

Novità in arrivo per il Bonus Merito/Premiale Docenti 2020, secondo La legge di bilancio per il 2020 ha introdotto alcune modifiche al Bonus Merito Docenti ma ad oggi sulle regole per gli insegnanti non c’è molta chiarezza, molti punti devono essere chiariti dal Ministero come ad esempio i criteri con cui sarà assegnato il contributo, come i soggetti che saranno interessati dalla ricezione del Bonus Premiale 2020, nell’articolo facciamo il punto della situazione e vediamo quali sono le novità in cantiere.

Tra le modifiche introdotte dalla legge di bilancio per il 2020 c’è il confluimento delle risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, vengano usate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione, quindi in pratica:

  • le risorse afferenti al bonus confluissero nel FMOF;
  • tali risorse siano contrattate dalla RSU di istituto;
  • la loro contrattazione avvenisse senza ulteriori vincoli, se non quelli già fissati per il FMOF.

Ogni anno il governo mette a disposizione fondi pari 200 milioni di euro, queste somme vengono ripartite tra le scuole che a loro volta lo attribuiscono per premiare i docenti che si contraddistinguono per la loro professionalità nelle attività di insegnamento e per il bene della comunità scolastica.

I criteri dell’attribuzione del Bonus vegono stabiliti dal Comitato di valutazione che tiene conto dei seguenti fattori:

  • qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché’ del successo formativo e scolastico degli studenti;
  • risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché’ della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
  • delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Criteri che quindi sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto. Per l’attribuzione del bonus, invece, si segue il seguente iter:

  • il Dirigente Scolastico, verso la fine dell’anno scolastico, attua una determina dirigenziale nel quale si fa riferimento ai criteri utilizzati per l’attribuzione del bonus;
  • raccolta delle candidature;
  • valutazione da parte del DS sulla base del decreto suddetto;
  • assegnazione del bonus premiale con annessa comunicazione individuale e pubblica (presso la sezione amministrazione trasparente).

Questo l’iter è stato però modificato con le novità contenute nella legge di bilancio 2020, di seguito vediamo quali sono le principali modifiche introdotte.

Bonus merito: come cambia l’attribuzione con la Legge di Bilancio 2020

Con le novità introdotte dalla legge di bilancio 2020 il Bonus Merito per gli Insegnanti ha subito molte modifiche al punto tale che molti ne hanno chiesto la cancellazione.

Le ultime novità introdotte prevedono che le risorse messe a disposizione siano oggetto di contrattazione collettiva e per questo siano destinate a tutto il personale scolastico, compresi il Personale ATA ed anche il personale non di ruolo con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche.

Il fondo per il bonus merito, quindi, confluisce nel cosiddetto FMOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta formativa) e di conseguenza nel Fondo d’Istituto (FIS) e sarà oggetto di contrattazione integrativa. Il problema, come anticipato, è che non sappiamo se sarà così già per l’a.s. 2019-2020 oppure se le suddette disposizioni si applicheranno solo dal prossimo anno.

Bonus merito 2020: quali criteri si applicano?

La Legge di Bilancio 2020 è in vigore dal 1° gennaio 2020; a quella data, però, le contrattazioni di istituto per l’a.s. 2019-2020 erano già concluse, in quanto queste vengono avviate il 15 settembre per finire il 30 novembre.

È vero che anche se i contratti integrativi sono già stati sottoscritti è possibile cambiare la destinazione delle risorse, ma ciò solo se all’interno dello stesso è prevista una clausola di salvaguardia.

A tal proposito, quello che ci chiediamo – e non solo noi – è: i contratti andranno rivisti oppure ancora per l’anno scolastico 2019-2020 si applicano le norme in vigore prima dell’approvazione della Legge di Bilancio 2020? Non lo sappiamo, tant’è che lo stesso Ministero dell’Istruzione ha chiesto un parere alla Funzione Pubblica per far luce sulla questione. Parere che – come anticipato – non è ancora arrivato.

Leave a Reply