Congedo Parentale e Permessi Legge 104: novità dal Governo per Covid-19

Il governo per cercare di agevolare le famiglie che si trovano in difficoltà ha previsto e introdotto delle importanti novità circa i permessi previsiti dalla legge 104, il congedo parantale per i genitori lavoratori che hanno figli ed altre misure che vanno in sostegno delle famiglie italiane che si trovano in difficoltà in questo periodo di emergenza dovuto alla diffusione del Covid 19.

Dodici giorni extra per la legge 104: frazionabili in ore

Per quanto riguarda i Permessi della Legge 104, il governo con il Decreto Cura Italia, ha previsto per i lavoratori che accudiscono figli o parenti con disabilità, l’aggiunta di 12 giorni retribuiti che si vanno ad aggiungere ai 3 giorni al mese già previsti dalla legge 10, queste novità saranno valide per il mese di Marzo e Aprile 2020, ma il governo sta per varare un nuovo decreto legge che sarà valido per il mese di Maggio 2020 e che riguarderà la famosa fase 2, per tanto non è da escludere che i 12 giorni extra retribuiti saranno confermati anche per il mese di Maggio 2020.

Per i lavoratori del settore privato che hanno una autorizzazione dei permessi valida per marzo e aprile non saranno necessarie nuove domande, mentre se il lavoratore dipendente non ha nessuna autorizzazione in corso di validità, si dovrà presentare una domanda.

Come nel caso del congedo, anche per i permessi della legge 104 i lavoratori del pubblico si devono rivolgere alla propria amministrazione e non all’Inps.

Per poter richiedere il congedo parentale allargato a 15 giorni per l’emergenza coronavirus, i lavoratori dipendenti dovranno accedere al sito dell’Inps dove sono già predisposte le richieste di maternità e congedo “normale”.

Per il voucher baby-sitter da 600 euro, invece, dovranno dotarsi di libretto di famiglia e del Pin Dispositivo Inps per accedere ai servizio online dell’Inps e presentare tutte le domande di sussidio.

In caso di problemi, dubbi o necessità è comunque possibile contattare il numero verde dell’Inps che permette di ricevere assistenza su tutti i servizi che l’istituto mette a disposizione.

Il congedo parentale da 15 giorni: come funziona

Per quanto riguarda il congedo parentale straordinario consiste in un massimo di 15 giorni che possono essere fruiti nel periodo che va dal 5 marzo al 3 aprile, si tratta di un congedo alternativo tra i due genitori lavoratori e che quindi si possono suddividere il pacchetto ci giorni, ma non lo possono utilizzare insieme.

L’INPS ricorda che non è possibile chiedere il congedo se l’altro genitore è disoccupato/non lavoratore o con strumenti di sostegno al reddito o se in alternativa è stato richiesto il bonus per i servizi di baby-sitting. Il permesso è cumulabile con quello della legge 104.

Dipendenti del settore privato: a chi spetta e come fare domanda

Per quanto riguarda i lavoratori del settore privato possono fare domanda se ci sono figli entro i 12 anni di età, in questo caso verrà loro riconosciuta una indennità pari al 50% dello stipendio ed è assicurata la contribuzione figurativa: non perderanno nulla per il calco della pensione.

Differente il caso di tutti quei lavoratori e genitori che hanno figli tra 12 e 16 anni: in questo caso potranno astenersi dal lavoro per 15 giorni, ma non si vedranno accreditato nessuno stipendio e non avranno versamenti di contributi.

Sono poi contemplati i genitori di figli con handicap in situazione di gravità senza limiti di età, purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale: anche in questo caso l’indennità è al 50% e ci sono i contributi figurativi. Il congedo straordinario si estende a coloro che hanno già sfruttato i congedi parentali previsti dalla normativa e gli indennizzi a seconda dell’età del figlio per il quale richiedono il congedo COVID-19

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