Coronavirus e Scuola: Ministro Speranza “consiglia” alle famiglie di tenere a casa i bambini

Gli effetti del Corona Virus si avvertono anche qui da noi in Italia, oltre al problema principale, cioè quello sanitario, si sta affiancando anche un problema scolastico, infatti in queste settimane si è sollevata una polemica per la decisione e la gestione dei bambini studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso le aree affette della cina.

In questi giorni si sta assistendo ad un rimpallo di responsabilità, il Ministro dell’Istruzione Azzolina ha fatto sapere, attraverso un’apposita circolare, che la responsabilità non è nei dei presidi nè delle famiglie ma dei medici di base, poichè la questione è sanitaria e non scolastica.

Alla circolare del Ministero dell’Istruzione si aggiunge poi una nuova circolare che in pratica è un aggiornamento di quella pubblicata dal Miur, infatti la nota è stata resa pubblica proprio in accordo con il Miur, ecco cosa afferma la circolare:

“La circolare – chiarisce un comunicato del Ministero della Salute – riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia”.
“Tale monitoraggio – si spiega – consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici1 del nuovo coronavirus 2019-nCoV”.
“Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, in uno spirito di massima precauzione, il Dipartimento favorisce una ‘permanenza volontaria fiduciaria’ a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina”.
“Il Ministero della Istruzione con il quale l’aggiornamento della circolare è concordato, con un suo autonomo provvedimento darà indicazione ai dirigenti scolastici affinché tali assenze siano considerate giustificate”.

La circolare ha avuto un riscontro positivo soprattutto da parte dei governatori di quelle regioni del nord che avevano sollevato la questione scrivendo una lettera al Ministero dell’Istruzione, ma non tutti sono dello stesso avviso, infatti secondo Italia Viva non è ragionevole scaricare sulle famiglie una decisione dalla quale dipende la sicurezza di tanti altri alunni.

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