Rinnovo contratto dipendenti pubblici 2020, ecco le ultime novità

In questi giorni governo e sindacati si sono incontrati per discutere del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici statali che interessa milioni di lavoratori e che necessità di un rinnovo con l’introduzione di molte novità a partire già dal 2020.

Rinnovo contratto dipendenti pubblici 2020, ecco le ultime novità

Quando si parla di rinnovo contrattuale si parla ovviamente anche di aumenti di stipendio, aumenti che non saranno per tutti i lavoratori pubblici ma solo per alcune categorie, in questi giorni Governo e Sindacati si sono incontrati per discutere e trovare una prima bozza di accordo sulla stipula del contratto che entrerà in vigore a partire dal 2020.

Dall’incontro i sindacati sono usciti piacevolmente sorpresi, a quanto si apprende il governo pare che abbiamo messo sul piatto 5,4 miliardi di euro per il rinnovo, una sorpresa vista l’assenza di disposizioni nella nota di aggiornamento al DEF.

Dopo l’incotro i sindacati hanno fatto sapere di essere soddisfatti e di apprezzare il metodo del confronto utilizzato che rappresenta una “discontinuità rispetto ai precedenti esecutivi”.

Anche sulla cifra messo sul piatto dal Governo i sindacati affermano che rappresenta un cambio di passo rispetto a quanto fatto dalla precedente manovra finanziaria, dove è stata stanziata una quota di appena 1,4 miliardi per il 2020 e 1,7 miliardi per il 2021.

Ovviamente siamo nelle fasi iniziali della trattativa anche perchè quanto detto all’incotro ora dovrà passare al vaglio della Ragioneria generale dello Stato che avrà il compito di concludere le verifiche delle coperture per il prossimo triennio.

Nel caso la ragioneria dello stato dia il via libera si potrebbe pensare ad aumenti di stipendio per alcune categorie anche a tre cifre, superiore persino a quanto fatto con l’accordo per il triennio 2016-2018 (quando l’intesa venne raggiunta sulla base di un aumento medio e lordo di 85,00€ mensili).

Con le sole risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2019, invece, ci sarebbe un mini-aumento da 12 euro al mese; troppo pochi per far sì che i sindacati diano il via libera al rinnovo.

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