Nuovo Ministro Istruzione: al Miur sfida tra Morra e Spadafora

Al momento la situazione del nuovo Governo giallo-rosso pare che veda protagonisti del Ministero dell’Istruzione il Movimento 5 Stelle, escludendo il Pd. Il filosofo genovese Nicola Morra, docente di storia e filosofia, pare che sia il favorito a guidare il Miur, che già dal marzo 2018 è presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Potrebbe inoltre in alternativa sedersi al dicastero di Viale Trastevere, Vincenzo Spadafora garante per l’infanzia e l’adolescenza dal 2011 al 2016.

A poche ore dalla presentazione della squadra di Governo al Capo dello Stato, da parte di Giuseppe Conte, si stanno riempiendo tutte le caselle dei ministri, non quella dei vicepremier, che non dovrebbero esserci.Vediamo la situzione attuale dei possibili nuovi Ministri:

All’economia, complice l’asse Conte-Colle, potrebbe andare un tecnico Roberto Gualtieri, europarlamentare Pd, sul fronte tecnico circolano i nomi di Giuseppe Pisauro, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi, Dario Scannapieco e Fabrizio Pagani.

Per il ministero dell’Interno potrebbe esserci un prefetto come Luciana Lamorgese, sebbene nel Pd non si escluda possa andare Dario Franceschini, mentre per la Presidenza del Consiglio, come sottosegretario potrebbe andare l’attuale segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa.

Per il Ministero dell’Istruzione potrebbe comparire il nome del campano Vincenzo Spadafora e per il dicastero degli esteri, salgono le quotazioni di Luigi Di Maio, ma rimangono i dubbi per la scarsa esperienza nel settore.

Ai Beni Culturali si prevede il ritorno di Dario Franceschini, al lavoro Giuseppe Provenzano ma anche dello stesso Morra indicato all’Istruzione, alla Sanità, potrebbe essere confermata Giulia Grillo e tra le donne Dem restano in corsa Debora Serracchiani, Teresa Bellanova e Lia Quartapelle.

Si attendono in queste ore ulteriori sviluppi in merito.

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