I 10 consigli da seguire per leggere ai bambini fin nella pancia

So che per qualcuno potrà sembrare strano, ma leggere ai bambini fin nella pancia può portare dei grossi benefici sia per il bambino, sia per la mamma. Lo confermano diverse ricerche che hanno dato valore scientifico a questa dolce abitudine.

La voce della mamma, ma anche quella del papà, può avere effetti positivi sullo sviluppo del feto. Uno studio, pubblicato sulla rivista Infant Behavior and Development, ha dimostrato che il bambino nella pancia è in grado di riconoscere le parole di una cantilena o filastrocca e riuscire a ricordarla a distanza di settimane.

Se parliamo e/o leggiamo al bambino che portiamo in grembo gli daremo modo di memorizzare e riconoscere la nostra voce e dopo che l’avrà ascoltata parecchie volte sarà in grado di ricordarsela anche dopo la nascita. Risentire e riconoscere le voci dopo la nascita darà, al bambino, un senso di serenità e fiducia.

Oltre a filastrocche e ninnananne, perchè non leggere al bambino qualche storia?! I libri per bambini possono essere una buona alternativa; magari possiamo scegliere qualche albo illustrato a noi caro, che ci ha accompagnato nella nostra infanzia. Noi feremo un tuffo nel passato e il nostro bambino si sentirà cullato dalla nostra voce.

Nell’ultimo trimestre di attesa, il bebè impara a distinguere e ad amare la voce dei genitori; infatti alla nascita il suo udito è già particolarmente sviluppato, è ormai pronto a ricevere e a memorizzare suoni e voci che arrivano dal mondo esterno ma, soprattutto, a riconoscere i suoni a lui noti, quelli ascoltati quando era nel pancione.

Come ho già anticipato la comunicazione prenatale influisce positivamente sullo sviluppo cognitivo e linguistico del bambino.

Cosa succede dopo la nascita? Grazie al progetto nazionale “Nati per Leggere”, che ha preso il via nel 1999 per iniziativa dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e del Centro per la Salute del Bambino (Onlus per la formazione, ricerca e servizi per la maternità, infanzia e adolescenza), molti bambini si sono approcciati alla lettura e hanno imparato ad amarla. “Nati per Leggere” si pone infatti l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini, sin dai primi mesi di vita.

L’importanza di leggere ad alta voce: come leggere libri ai bambini

Leggere ad alta voce ai bambini fin da quando sono piccoli è una attività coinvolgente sia per il genitore che per il bambino, e rafforza, infatti, la relazione/comunicazione adulto – bambino. Un bambino che è stato abituato a leggere o a ricevere letture quotidiane avrà un vocabolario più ricco e si esprimerà meglio.

Leggere ad alta voce è una buona pratica e getta le basi per l’abitudine all’ascolto, aumenta i tempi di attenzione ed accresce il desiderio di imparare a leggere.

I dati ci dicono che il 75% dei genitori vorrebbe che i figli leggessero per divertimento personale; però per ottenere questo risultato bisogna leggere libri ai bambini. Molti genitori, purtroppo, smettono di farlo una volta che i bambini imparano a leggere da soli, ma secondo l’ultimo studio della Scholastic continuare a leggere a voce alta ai propri figli per tutta la durata delle scuole elementari li porta a diventare lettori più assidui; portandoli a leggere dalle cinque alle sette volte alla settimana per puro divertimento.

Libri per bambini! Ecco qui i 10 mantra della lettura ad alta voce:

  1. Dedicare un momento della giornata alla lettura: cercare di scegliere un momento della giornata dedicato solo ed esclusivamente alla lettura di un libro. Può essere prima della nanna serale, o a pomeriggio inoltrato, insomma quando lo riterrete più opportuno, deve essere un momento tranquillo in cui entrambi potrete condividere con serenità e piacevolezza quest’attività insieme.
    Naturalmente, non vi sono regole riguardo la frequenza di questa pratica, l’ideale sarebbe riuscire a ritagliare appuntamenti quotidiani, anche solo di pochi minuti.
  2. Scegliere un luogo confortevole dove sedersi, cercando di eliminare eventuali fonti di distrazione: radio, televisione, pc ecc. creando un ambiente silenzioso che favorisca la comunicazione tra voi e il vostro bambino.
  3. Scegliere con lui il libro da leggere: se il bimbo è già grandicello, scegliere con lui il libro sarà gratificante, il bimbo si sentirà partecipe dell’attività, si sentirà ascoltato e potrà rispondere al bisogno di quel momento.
  4. Come tenere il libro: sorreggere il libro in modo che il vostro bimbo possa vederne chiaramente il contenuto, possa fantasticare sui personaggi mentre voi ne leggete le avventure.
  5. Leggere con enfasi e partecipazione, creando le voci dei personaggi e usare mimica ed entusiasmo per raccontare la storia.
  6. Lasciare che il bambino vi faccia delle domande inerenti alla storia, e cogliere l’occasione di rispondere anche ad altri quesiti ancora irrisolti collegandovi alla trama della storia.
  7. Porgli voi stessi delle domande in modo da stimolare la sua curiosità e il suo intelletto.
  8. Leggere al bambino i suoi libri preferiti, probabilmente è un bisogno che lui sente, legato magari ad avvenimenti reali che stanno accadendo a casa o all’asilo/scuola. Soddisfare questa sua richiesta sarà buona cosa, anche se a volte rileggere più volte la stessa storia può annoiare.
  9. Se il bimbo ne ha voglia, far raccontare a lui la storia, questo naturalmente avverrà quando il bambino sarà già più grande; quest’attività lo aiuterà a sviluppare la memoria e a sentirsi sicuro di sé.
  10. Portare il bambino in libreria e/o biblioteca: scoprirà luoghi accoglienti e silenziosi, ricchi di magia. Lì, potrà prediligere lui stesso il libro che preferisce tra una vasta scelta di libri per bambini a sua disposizione.

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