Il Miur sblocca 600 milioni per la ricerca ecco dove

Senza ricerca il mondo delle industrie, nel campo medico e dell’agricoltura e in tutti gli altri settore non vi sarebbe sviluppo, a tal proposito arriva una buona notizia che il Miur ha deciso di mettere in campo un finanziamento di 250 milioni di euro destinati appunto alla ricerca. Il piano di finanziamento partirà con il bando sui 12 cluster tecnologici atteso nelle prossime settimane che finanzierà con 350 milioni progetti che vedono protagonisti imprese, università e centri di ricerca nello sviluppo di nuove tecnologie, ad avere massima priorità per l’accesso ai fondi rientrano anche industria 4.0 insieme a salute, aerospazio e agrifood.

La Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli afferma «In un contesto globale sempre più basato sulla società e sull’economia della conoscenza università e ricerca sono fondamentali. La loro valorizzazione attraverso specifici investimenti e il riconoscimento delle eccellenze non sono questioni di settore: interessano l’intero Paese, il suo tessuto produttivo, il suo sviluppo economico».

Il ministero dell’Istruzione mette sul piatto altri 250 milioni che saranno attinti dal “tesoretto” non speso negli anni dall’Istituto italiano di tecnologia di Genova, e che saranno destinati per favorire l’assunzione di 1000 figure di ricercatori e serviranno anche per il potenziamento dei Prin destinato agli atenei.

Individuati come fronti prioritari dal Piano nazionale della ricerca in raccordo con il programma Ue Horizon 2020 i 12 settori che rappresentano le nostre filiere dell’innovazione e individuati come fronti prioritari, si tratta di: Fabbrica intelligente,  Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Agrifood, Aerospazio, Chimica verde, Scienze della vita, Tecnologie per le smart communities, Tecnologie per gli ambienti di vita, su Made in Italy, Blue growth, energia e beni culturali.

A chi è rivolto il bando?

Potranno prendere parte al bando tutti i partneriati pubblico-privati con al massimo una decina di partecipanti tra cui imprese e centri di ricerca che potranno presentare progetti nei 12 settori, coloro che riceveranno un contributo saranno i migliori progetti, che riceveranno un contributo in una forchetta da 1 a 5 milioni di euro che rappresenterà circa il 50% del finanziamento totale del progetto di ricerca.

Riservati a tutte le 12 aree la metà dei 350 milioni del bando, mentre il resto dei fondi saranno concentrati tra le 4 aree prioritarie tra cui industria 4.0, salute, cibo e aerospazio e un meccanismo premiale allo studio dei tecnici del Miur che dovrebbe aggiungere fondi in più ai migliori progetti.

Il ministro Fedeli comunica anche le novità in merito oltre al fatto che fino al 2032 ci saranno a disposizione 1,2 miliardi, con il settore aerospazio in pole position.

«Stiamo liberando risorse significative per la ricerca di base e per quella industriale. Questo anche mediante uno specifico accordo che ho proposto all’Iit di Genova nel quale rientrano pure finanziamenti per nuove assunzioni di ricercatori»

«E sempre sui ricercatori stiamo investendo attraverso il provvedimento che finanzia i Dipartimenti di eccellenza delle università immettendo risorse fresche nel sistema che, voglio ricordarlo, sono tutte aggiuntive. Proprio in questi giorni con la manovrina abbiamo sbloccato dopo anni i fondi per i progetti di social innovation. E il decreto che distribuisce il Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese ha assegnato oltre 1 miliardo alla ricerca su base pluriennale».

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