Nel corso del 2019 si svolgerà il tanto atteso concorso docenti, in questi giorni il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha rilasciato delle dichiarazioni importanti proprio sul bando di concorso che si svolgerà nel corso del prossimo anno affermando che per aderire al concorso sarà necessario anche il possesso dei 24 CFU in discipline discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.
Concorso scuola docenti 2019 in ruolo solo per concorso
Il Ministro dell’Istruzione ha anche confermato che si potrà accedere al ruolo sono per concorso, l’obiettivo del Governo e del Ministero dell’Istruzione è quello di dare ordine al reclutamento, attivando i concorsi in base al numero dei docenti che dovremo assumere. L’assunzione avverrà solo attraverso i concorsi.
Per quanto riguarda i 24 CFU il Ministro ha confermato che saranno necessari per poter accedere a nuovi bandi di concorso compreso quello del 2019, i 24 CFU saranno alla base della formazione dei docenti per affrontare le prove concorsuali, si semplificheranno i sistemi di reclutamento dando maggiore chiarezza ai candidati, sistemi che nel corso degli anni sono diventati molto complessi generando anche confusione negli aspiranti docenti.
Ricordiamo che, secondo quanto è ancora da approvare in Legge di Bilancio, in prima istanza sarebbero esonerati dal conseguimento dei 24 CFU i docenti in possesso dei tre anni di servizio.
Requisito di accesso al concorso 2019: la laurea
Il percorso per arrivare al ruolo sarà delineato in tutte le sue parti una volta approvata la legge di Bilancio 2019 entro il 31 dicembre 2019, quando si parla di laurea come titolo ci si riferisce alla laurea che dia accesso all’insegnamento e quindi:
- laurea vecchio ordinamento
- laurea specialistica o magistrale
La laurea posseduta dovrà avere un piano di studi idoneo per l’insegnamento, cioè contenere tutti i CFU utili per accedere alle classi di concorso richieste, ricordiamo che la normativa che regola i 24 CFU è il decreto del 10 agosto 2017, n. 616.
Ricordiamo inoltre che il Ministero dell’Istruzione del precedente Governo guidato da Valeria Fedeli ha calmierato il prezzo massimo che le università statali possono richiedere ai corsisti, ponendolo a 500 euro, da ridurre in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire, il riferimento ai 24 CFU è limitato alla scuola secondaria.
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