Novità in arrivo per il concorso docenti di TFA sostegno 2023, recentemente infatti, è stato pubblicato il decreto ministeriale (pubblicato dal Ministero dell’Istruzione) al cui interno sono contenute alcune delle novità inerenti appunto il prossimo concorso per insegnanti di sostegno per la scuola pubblica, nell’articolo vediamo quali sono le novità contenute nel decreto ministeriale e quali sono i prossimi step prima della pubblicazione del Bando in gazzetta ufficiale.
Concorso Docenti Sostegno 2023, pubblicato il Decreto, ecco le Novità
Sul tema dei docenti di sostegno sono anni che i diversi governi succeduti hanno cercato di risolvere la cronica carenza di docenti di sostegno, ogni anno scolastico mancano all’appello migliaia di docenti e a farne le spese sono sempre gli alunni che necessitano di un docente di sostegno, in alcuni casi le scuole ricorrono anche a insegnanti che non hanno le qualifiche previste, proprio perchè docenti specializzati nel sostegno scarseggiano sempre.
L’attuale governo, come anche il precedente, hanno preso la questione sul serio modificando la cadenza della pubblicazione dei concorsi che permettono poi di assumere nuovi docenti di sostegno, le nuove norme prevedono infatti che la pubblicazione dei bandi avvenga con cadenza annuale proprio per evitare che ogni anno scolastico non si sà dove reperire i docenti di sostegno.
Il decreto ministeriale 259 del 30 settembre 2022 ora ufficiale e formalizza il percorso di assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti specializzati sui posti di sostegno per ogni ordine e grado di istruzione, in pratica i docenti che hanno superato il Tirocinio formativo attivo, noto anche come TFA.
Il decreto ministeriale viene sempre pubblicato prima del bando vero e proprio e contiene le principali novità che regoleranno il concorso vero e proprio.
Secondo le novità introdotte i neo docenti di sostegno dovranno prima completare la specializzazione, in pratica gli aspiranti docenti dovranno prima completare e superare il TFA Sostegno, per poi aderire al bando vero e proprio quando sarà pubblicato in gazzetta ufficiale.
Le riforma riguardante i docenti di sostegno arriva dalla legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020 art. 1 c. 980), su emendamento di Vittoria Casa del Movimento 5 Stelle, che ha introdotto queste novità per combattere la carenza di docenti che come abbiamo evidenziato, affligge la scuola ogni anno scolastico.
Il bando di concorso per i docenti di sostegno si svolgerà si base regionale, i posti disponibili verranno diversi ordini e gradi di istruzione, quelli che residuano dall’esaurimento delle graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato tra le quali rientrano anche quelle a esaurimento Gae e quelle dei concorsi già espletati.
Le novità introdotte solo per la scuola secondaria resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Altra novità di questo nuovo concorso 2023 riguarda la specializzazione posseduta dagli aspiranti docenti, che a differenza degli altri anni, sarà ritenuta valida anche quella conseguita all’estero con specifico riconoscimento e chi sarà in attesa dello stesso potrà partecipare con riserva.
Per quanto riguarda l’assegnazione delle sedi, anche per questo Bando ci si affiderà all’algoritmo che nel corso del 2022 è stato oggetto di moltissime poliche e lamentale non solo da parte dei docenti ma anche da parte dei sindacati, i quali hanno evidenziato e segnalato al Ministero tutte le criticità emerse nel corso del 2022.
I docenti vincitori del concorso tramite l’algoritmo, verranno assegnate a una scuola e otterranno pertanto un contratto annuale a tempo determinato al 31 agosto per l’anno di formazione e prova.
I docenti di sostegno potranno entrare in ruolo, quindi ottenere un contratto a tempo indeterminato:
- dopo aver svolto il percorso di formazione e prova con test finale;
- dopo aver superato positivamente la prova disciplinare di idoneità con una commissione esterna.
L’assunzione degli insegnanti di sostegno immessi in ruolo avverrà a decorrere dal 1° settembre dell’anno scolastico successivo a quello dell’incarico e confermati in ruolo nella stessa scuola in cui hanno prestato servizio a tempo determinato. L’anno di formazione non superato potrà essere ripetuto una sola volta.
Chi non supera la prova disciplinare per il reclutamento degli insegnanti di sostegno, decade dalla procedura e non viene assunto a tempo indeterminato. Da qui si procede all’esclusione dalla graduatoria e non vi si può accedere neanche in diversa regione tuttavia il servizio viene valutato per le assunzioni a tempo determinato quindi per la posizione nelle graduatorie Gps.