Riforma Scuola 2019: Novità su FIT, 24 CFU, Mobilità e titolo abilitante.

In questi giorni è stata aggiornata la Bozza della Legge di Bilancio 2019 al cui interno c’è anche la Riforma della Scuola che dal 2019 modificherà le modalità di reclutamento dei docenti e dei concorsi pubblici, modifiche anche al percorso di formazione e ai requisiti per accedere ai bandi e diventare docente, nell’articolo approfondiamo tutte le novità su FIT, 24 CFU, Mobilità e titolo abilitante.

Riforma Scuola 2019: Novità su FIT, 24 CFU, Mobilità e titolo abilitante.

Con l’ultimo aggiornamento della bozza della Legge di Bilancio 2019 viene cancellato un altro pezzo della legge 107 in particolare le norme che regolavano l’accesso ai concorsi a cattedra per diventare docente, le novità introdotte nella bozza della legge di bilancio riguarderanno FIT, 24 CFU, Mobilità e titolo abilitante, ma iniziamo dai requisiti e vediamo cosa cambierà a partire dal 2019 per chi vuole diventare docente.

Riforma Scuola 2019: Requisiti di accesso

Una delle novità introdotte riguarderà sicuramente i requisiti per accedere ai prossimi concorsi a cattedra banditi dal 2019 in poi, chi ambisce a diventare docente dovrà possedere la laurea e aver conseguito 24 crediti formativi in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

Non tutti dovranno conseguire i 24 CFU, saranno esentati tutti coloro che sono in possesso di abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione sono esentati dal conseguimento dei CFU e CFA […], fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente.

Per i concorsi banditi dal 2019 ci sarà una riserva di posti pari al 10% del totale, posti che saranno riservati per i precari storici che abbiano svolto, nel corso degli otto anni scolastici precedenti l’avvio delle procedure concorsuali almeno tre annualità di servizio, anche non successive su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione.

Inoltre, i predetti soggetti possono partecipare, altresì, alle procedure concorsuali senza aver conseguito i 24 CFU, per una tra le classi di concorso per le quali abbiano maturato un servizio di almeno un anno.

Riforma Scuola 2019: Concorso diventa abilitante

All’interno del testo inserito nell’ultima bozza della Legge di Bilancio 2019 viene scritto che il concorso diventerà abilitante all’insegnamento, infatti il superamento delle prove concorsuali da parte dei candidati costituirà l’abilitazione all’insegnamento per le classi di concorso per le quali ci s è candidati.

Per quanto riguarda il sostegno, nel testo si specifica che non ci saranno idonei, la graduatoria a fine concorso, infatti, sarà composta da un numero di soggetti pari, al massimo, ai posti messi a concorso e le graduatorie avranno valenza biennale.

Riforma Scuola 2019: Stop mobilità, 5 anni nella stessa scuola

Altra novità riguarderà la mobilità, tutti i vincitori dei concorsi rimarranno 4 anni nella stessa scuola in cui si svolgerà l’anno di prova, ecco il testo inserito nella bozza in riferimento alla mobilità 2019:

il docente vincitore del concorso che viene assunto “è tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per almeno altri quattro anni, salvo” il docente sia soprannumerario o possessore di 104.

Riforma Scuola 2019: Modifiche alle prove concorsuali

Novità anche per lo svolgimento dei concorsi pubblici, a partire dal 2019 in poi per i posti comuni ci saranno due prove scritte due ed una prova di tipo orale.

Modifiche apportate anche alle prove orali il cui obiettivo sarà quello di valutare il grado delle conoscenze e competenze dei candidati nelle discipline facenti parte della classe di concorso.

Nessuna modifica, invece, per quanto concerne le conoscenze linguistiche, è prevista la prova orale che verificherà anche la conoscenza di una lingua straniera europea almeno di livello B2, nessuna modifica anche per le competenze didattiche nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione che saranno verificate in fase di esame.

Per quanto riguarda il sostegno, le prove saranno due: uno scritto e un orale. Nella prova scritta l’obiettivo sarà di valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie.

Riforma Scuola 2019: Addio FIT

Altra novità riguarda il FIT che dal 2019 scomparirà, il percorso triennale di formazione dei docenti previsto dalla riforma Renzi dopo aver superare un concorso, verrà abolito, infatti tutti i vincitori dei concorsi svolgeranno 1 anno di prova e formazione come supplente, per poi essere subito assunti in ruolo, per chi lo vorrà l’anno di prova potrà essere ripetuto.

Il docente sarà assunto sulla stessa scuola in cui ha svolto l’anno di prova e lì dovrà rimanere per altri 4 anni, senza poter chiedere mobilità.

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