Dalle apparenze sembrava una vera scuola, una scuola fatta di studenti registri, voti e esami di Stato ma invece era una vera e propria scuola fantasma. Una scuola fantasma con una sede fisica ma per molti studenti tale scuola era solo sulla carta, il tutto è stato scoperto dopo una lunga indagine dei Carabinieri e dalla Procura di Enna dopo le segnalazioni pervenute in quanto circa cinquanta studenti non avrebbero mai frequantatoi tale scuola per un intero anno scolastico.
La scuola fantasma in questione è l’Istituto tecnico commerciale parificato «L’Aurora» di Pietraperzia, in provincia di Enna, scuola in cui dopo le indagini la procura ha chiesto al gip misure interdittive per docenti e dirigenti dell’istituto, accusati di falso in atto pubblico commesso nella veste di pubblico ufficiale.
Per i responsabili dell’istituto: Giuseppe Castello, 46 anni e Rosa Catalano, 74 anni, catanese, e per la preside dell’istituto, Anna Sorriso Valvo, 70 anni è stata emessa una interdizione per un anno da qualunque attività o ufficio connesso alla scuola ed all’insegnamento.
Anche per i docenti della scuola è stata emessa interdizione per due mesi mentre per solo due docenti che hanno ammesso le proprie responsabilità non è stata decisa la misura interdittiva.
L’istituto superiore di Pietraperzia era attiva se così si può dire già da vent’anni sul territorio, ma era stata chiusa terminati gli scorsi esami di Stato, ma solo dopo un’indagine grazie all’intervento di investigatori, telecamere è risultato che in quelle classi non entrava mai nessuno. Al momento l’inchiesta non è ancora conclusa e si attendono ulteriori riscontri.