Facoltà Medicina: addio al numero chiuso, la legge di bilancio lo ha abolito

Ieri sera è stata varata le legge di bilancio 2019 tra i tanti provvedimenti è presente uno che riguarda l’università, a partire dal prossimo anno 2019 (la data non è stata ancora confermata) verrà abolito il numero chiuso per i test di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia, recentemente anche la ministra della Salute, Giulia Grillo, si era detta favorevole ad abolire il numero chiuso come in altri paesi europei che gia da anni hanno abolito i test d’ingresso ad alcune facoltà.

Facoltà Medicina abolito il Numero Chiuso, niente più test d’ingresso

Ieri sera in tarda serata è stata varata la legge di bilancio 2019 ed inviata a Bruxelles per essere sottoposta all’attenzione dell’unione europea, tra le tante misure presenti nel documento spunta un pò a sorpresa l’abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina e chirurgia.

Come si legge nel comunicato stampa diramato al termine del Consiglio dei ministri da Palazzo Chigi, “si abolisce il numero chiuso nelle facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi”.

All’interno del documento non sono specificati ulteriori dettagli, ad esempio al momento non si sà in che modo si andrà a sostituire il sistema tutt’ora vigente, anche sulle date non si hanno notizie certe, si parla del 2019 ma senza specificare ulteriori dettagli.

Qualche dettaglio in più lo aveva fornito il Ministro della Salute Giulia Grillo che recentemente aveva proprio parlato dell’abolizione del numero chiuso per la facoltà di medicina, il Ministro aveva dichiarato che un modello a cui ispirarsi poteva essere quello francese il quale prevede una selezione dopo il primo anno e non all’ingresso: “Non c’è il numero chiuso all’inizio, con libero accesso al primo anno, e poi una selezione molto serrata per verificare chi è in grado di andare avanti: ci sono pro e contro, ma è meglio del sistema attuale”, spiegava la ministra Grillo.

Sul provvedimento non tutti sono d’accordo anche in passato molti hanno espresso dubbi e criticità sull’abolizione del numero chiuso, i maggiori dubbi sono il post laurea ed in che modo verranno finanziate tutte le borse di specializzazione, visto che l’abolizione del numero chiuso farà aumentare in maniera esponenziale gli iscritti e quindi, presumibilmente, anche i laureati.

Altri invece affermano che si dovrebbe effettuare una rimodulatazione di tutto il sistema poichè oggi le scuole di specializzazione offrono 7.000 posti l’anno, ma i laureati sono già di più, circa 10.000, inoltre non bastano i 7.000 specializzandi per pensare di sostituire i medici che vanno in pensione: attualmente sono 8mila l’anno. Altro discorso riguarda i corsi di laurea: come si fa a gestire un numero così alto di studenti per università che organizzano corsi per un numero attualmente nettamente inferiore?

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