Singolare vicenda che vede coinvolto il preside dell’istituto professionale «Roberto Virtuoso» Gianfranco Casaburi e i propri studenti che hanno partecipato alla manifestazione ma che sono stati sospesi per assenza ingiustificata dal proprio preside che un’intervista spiega le ragioni della sospenzione dei suoi studenti.
Preside sospende gli studenti che hanno manifestato, “Assenti Ingiustificati”
Il tutto come anticipato si è verificato nell’istituto professionale «Roberto Virtuoso» dove molti studenti hanno partecipato alle recenti proteste messe in atto dall’unione degli studenti un po in tutta italia, gli studenti appena rientrati in classe il giorno delle lezioni sono stati sospesi per assenza ingiustificata dal Preside.
Il dirigente spiega che gli studenti non avevano avvisato la scuola, poichè li è prassi che i rappresentanti comunichino l’intenzione di partecipare a qualche manifestazione o sciopero, inoltre circa 3 giorni prima c’era stata anche l’assemblea degli studenti dove potevano essere rese note le loro intenzioni.
Il Preside Gianfranco Casaburi, evidenzia anche come lo stesso sia stato adottato dopo la comunicazione fatta alle famiglie in merito alla mancata presenza a scuola e che il provvedimento non sarà applicato per gli alunni minorenni i cui i genitori riterranno opportuno giustificare l’assenza, “per motivi di salute od oggettivi che ritengono opportuno”.
Una decisione presa dalla necessità di condividere con le famiglie degli studenti un evento che ha interessato in massa gli alunni del suo istituto molti dei quali minorenni e dall’esigenza di «tutelare, soprattutto, l’incolumità di quelli più piccoli».
Il dirigente ha evidenziato che i genitori degli studenti devono essere consapevoli che i loro figli erano assenti e un domani non possono dire di non essere stati avvisati, i genitori esercitano la potestà e se ritengono che il comportamento dei figli sia stato legittimo me lo sottoscriveranno e per quanto mi riguarda non ci sarà alcuna violazione.
Discorso analogo per gli studenti maggiorenni, che potranno giustificare l’assenza, dicendo di aver partecipato al corteo. «La verità è che al corteo, che ho seguito personalmente, i ragazzi non c’erano, perché erano assenti 700 alunni e posso assicurare che dei miei forse erano presenti 35-40 studenti».
