Insegnante di Sostegno: 10mila posti come supplenti ma pochi sono abilitati al sostegno

Insegnante di Sostegno – Tanti i ragazzi che in classe hanno bisogno di un insegnante di sostegno che li supporti durante le ore scolastiche, ma sono purtroppo ancora pochi gli insegnanti di sostegno specializzati in tale settore. La regione Lombardia lancia l’allarme della necessità di personale qualificato per il sostegno, ma è anche vero che per ricoprire la carica di insegnante di sostegno occorrono certificazioni specializzate che continuano ad aumentare come richiesto dal Ministero.

I posti per insegnanti di sostegno erano circa 5 mila in Lombardia, posti che però non erano mai stati ricoperti dal personale addetto, in quanto solo 152 ruoli sono stati ricoperti da insegnati in possesso delle giuste certificazioni in tutta la regione.

L’organico complessivo regione Lombardia prevede circa 21mila posti per il sostegno, destinati ad aumentare in quanto si parla di nuovi inserimenti a breve scadenza, si tratta di posti per 9.800 insegnanti specializzati, ma che con certezza più della metà dei posti verrà assegnata a insegnanti senza abilitazione.

Dai dati riportati emerge la situazione di criticità per gli studenti che necessitano di insegnanti di sostegno, infatti Federazione italiana superamento handicap ci segnala che a cambiare due insegnanti di sostegno nel corso dell’anno sono circa l’80% degli alunni, mentre altri ragazzi si ritrovano a cambiare chi due, chi tre o addirittura quattro insegnanti durante l’anno scolastico, dati davvero allarmanti che non fanno altro che ripercuotersi anche sugli alunni che hanno difficoltà.

Occorrerebbero più insegnati specializzati che potrebbero anche aggiornarsi con corsi gestiti dagli uffici scolastici territoriali in base alle esigenze e ricordandosi di mettere al centro delle priorità l’alunno afferma il Sindacato.

Entra in campo per tale esigenza di mancanza di insegnanti specializzati anche la Ledha, Lega per i diritti delle persone con disabilità, che minaccia azioni legali, sottolineando che gli alunni con disabilità hanno tutte le ragioni per pretendere di esercitare il proprio diritto allo studio alla pari di tutti gli altri compagni e perciò occorrono insegnanti di sostegno.

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