Le novità per la scuola non finiscono mai, in quanto è stato ideato un nuovo percorso triennale di «formazione iniziale e tirocinio» che si chiamerà Fit, tale percorso farà salire in cattedra i docenti di domani delle scuole secondarie.
La novità è contenuta nel Dlgs, 22 articoli complessivi, che cambia i percorsi per diventare insegnanti, sarà valutata assieme agli altri sette provvedimenti attuativi della Buona Scuola, di cui già abbiamo parlato in un precedente articolo.
Concorsi Docenti: Dal 2018 addio a TFA e PAS, arrivano i FIT
Pare che tale modifica porterà all’addio della costosa abilitazione per i laureati che vogliono intraprender la carriera di insegnante, infatti, dopo la laurea, e con 24 Cfu acquisiti anche in forma extracurriculare in discipline antro-psicolo-pedagogiche, i futuri prof potranno partecipare subito a un concorso, che se superato permetterà l’inserimento in un percorso immediatamente teorico-pratico.
Come sarà strutturato il percorso formativo?
- il I anno permetterà conseguimento del diploma di specializzazione;
- il II e il III anno servirà per diventare docente, con una fetta consistente di “esperienza diretta” in classe.
La formazione triennale e tirocinio ha il nome «Fit» ed è un contratto di lavoro a tutti gli effetti, in quanto sarà retribuito; potrà essere sospeso per impedimenti temporanei; fino ad arrivare alla vera e propria risoluzione nel caso di assenze prolungate e ingiustificate, mancato conseguimento del diploma di specializzazione, o se non si superano le valutazioni intermedie.
Concluso il «Fit» l’insegnante passa di ruolo e potrà firmare un incarico triennale, e sarà assegnato all’ambito territoriale presso il quale ha prestato servizio l’ultimo anno.
Vediamo ora tutti i passaggi da superare per essere a tutti gli effetti un insegnate di ruolo:
Le prove da superare in totale sono 3 e così suddivise: 2 prove scritte e 1 prova orale, la nuova modalità di formazione insegnati avrà inizio già nel 2018, ma per vedere effettivamente in cattedra i nuovi giovani professori bisognerà attendere almeno il 2022, e per una quota davvero modesta (meno del 10% dei posti).
La quota modesta e l’attesa degli insegnanti di ruolo dichiarati idonei dovrà passare “l’esaminazione” Ministero dell’Economia, ma si dovrà attendere anche l’approvazione ufficiale e modifiche dell’ultimo momento che potrebbero aprire le porte a selezioni “facilitate” per stabilizzare i precari abilitati di seconda fascia e quelli addirittura non abilitati di terza fascia con 36 mesi di servizio alle spalle.
Bisognerà attendere il 2028 per offrire posti consistenti ai percorsi agevolati di inserimento, in quanto gli abilitati di seconda fascia (circa 60mila in larga parte Tfa) affronteranno solo la prova orale, e poi saranno inseriti al terzo anno di “Fit”, per quanto riguarda i non abilitati con 3 anni di supplenza (circa 20mila unità) faranno solo l’esame scritto e l’orale per poter poi accedere al II anno di Fit.
Ulteriori informazioni e novità vi saranno comunicate in ulteriori articoli che saranno pubblicati nei prossimi giorni.