Scuola, sbloccato il contratto. A maggio gli aumenti per 1,2 milioni di Docenti

Importanti novità arrivano per il rinnovo del contratto del comparto scuola, nella giornata di ieri Martedi 18 Aprile 2018 è arrivato infatti il via libera dalla corte dei conti che ha dovuto dare l’ok visto che tra le misure introdotte dal rinnovo c’è l’aumento di stipendio (anche se minimo) e gli arretrati, ora il prossimo step è giovedì mattina alle ore 10,30 quando i sindacati della scuola saranno convocati all’Aran per la firma del contratto del comparto istruzione.

Il rinnovo del contratto riguarda tutte le figure professionali che lavorano nel mondo della scuola, come docenti, personale Ata (Tecnico Amministrativo) e i Dirigenti Scolastici (Presidi), ai lavoratori della scuola il rinnovo del contratto riconoscerà l’aumento di stipendio previsto dall’intesa del novembre 2016 tra governo e sindacati a cui si aggiunge un ulteriore riconoscimento economico per valorizzare la professionalità che consente di giungere a un incremento di stipendio complessivo medio di 96 euro al mese per i docenti delle scuole (gli aumenti vanno da 80,40 euro a 110) e di 105 euro al mese per i docenti dell’Afam.

Gli aumenti e gli arretrati di stipendio verranno riconosciuti in busta paga dal mese di Maggio 2018, Docenti e Personale ATA con il cedolino di Maggio 2018 riceveranno quanto stabilito dal nuovo contratto, ma gli aumento non riguardano solo docenti e Personale ATA, vediamo di seguito chi sarà interessato dagli aumenti:

  • Personale ATA: incremento medio è di 84,5 euro (si va da un minimo di 80 a 89 euro)
  • Docenti: 96 Euro Medi
    Università: aumenti medi per 82 euro
  • Ricercatori e tecnologi: aumento di 125 euro
  • Area amministrativa della ricerca: aumento di 92 euro
  • Asi: aumenti di 118 euro.

Grande soddisfazione ha espresso Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ricordando come questo contratto sia “importantissimo non solo per i benefici che immediatamente rende disponibili dopo anni di sostanziale blocco delle retribuzioni, ma anche perché da questo contratto, che scadrà il 31 dicembre, siamo pronti a ripartire riaprendo il percorso verso una valorizzazione adeguata di tutte le professionalità”.

“Il testo firmato a febbraio diventa pienamente efficace. Buona notizia nel primo giorno di elezioni Rsu. Ora gli aumenti nelle tasche delle persone”, ha commentato Pino Turi (Uil Scuola), che ha aggiunto: i”naccettabili i tempi di attesa (70 giorni) per arrivare alla conclusione dell’iter di approvazione.  Vera riforma di struttura dovrebbe essere riduzione dei tempi della burocrazia non più vicini a tempi società reale”.

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