Mobilità Ata e Docenti 2024-2025, firmata l’intesa tra Sindacati e Ministero

Mobilità Ata e Docenti 2024-2025, firmata l’intesa tra Sindacati e Ministero – È stato siglato un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le organizzazioni sindacali del settore per l’aggiornamento del contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI) che riguarda la mobilità del personale docente e ATA.

Questo accordo è specifico per l’anno accademico 2024-2025 e rappresenta un’integrazione al contratto esistente. Il Ministero dell’Istruzione ha tenuto incontri con i rappresentanti sindacali firmatari del contratto di lavoro scuola – CCNL Comparto Istruzione, Università e Ricerca per il periodo 2019/21 – al fine di discutere gli aggiornamenti necessari al CCNI sulla mobilità per il triennio 2022-2025, accordo che era stato precedentemente stipulato il 18 maggio 2022.

L’aggiornamento in questione non prevede modifiche strutturali al contratto ma si rende indispensabile per conformarsi alle nuove disposizioni introdotte con l’ultimo CCNL del settore scolastico.

Durante questi incontri, è stato ratificato un accordo sindacale che apporta modifiche al CCNI relativamente ai vincoli di mobilità per il personale neoassunto a tempo indeterminato e per coloro che richiedono un trasferimento volontario su base specifica di scuola.

Il dibattito tra il MIM e le federazioni sindacali proseguirà il 22 febbraio per continuare il rinnovamento del CCNI, occasione in cui verrà presentata la bozza di una nuova ordinanza che stabilirà le procedure di mobilità per i docenti, il personale educativo e ATA.

Le innovazioni apportate all’accordo sulla mobilità per il personale docente e ATA per l’anno scolastico 2024/2025 includono alcuni cambiamenti significativi, mirati a rendere più flessibile il sistema di trasferimento. Questi aggiornamenti sono particolarmente rilevanti per il personale docente e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), mentre il resto del personale ATA non è interessato da queste modifiche ai vincoli di mobilità.

I punti chiave delle novità sono:

  • Mobilità Interprovinciale: La restrizione verrà applicata unicamente nel caso in cui si richieda il trasferimento in una scuola specifica, escludendo quindi le richieste basate su una generica preferenza di area geografica, come può essere un comune o un distretto.
  • Deroghe al Vincolo Triennale: Sono previste delle eccezioni al vincolo che impone ai docenti di rimanere per tre anni nella scuola di prima assegnazione. Tali deroghe sono in particolare concepite per venire incontro alle esigenze dei genitori e dei caregivers, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 34, comma 8, del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021. Questo articolo facilita la partecipazione alle procedure di mobilità per avvicinamento ai figli minori di 12 anni o, per i caregiver, alle persone con disabilità che necessitano assistenza.

Queste modifiche mantengono il vincolo triennale di permanenza nella sede assegnata inizialmente, che riguarda i docenti neoassunti e quelli che hanno ottenuto un trasferimento. Nonostante le speranze di alcuni sindacati e aspiranti a una revisione più radicale di questo vincolo, un emendamento proposto in tal senso al Decreto Milleproroghe 2024, successivamente convertito in legge, non ha trovato approvazione.

Tali aggiustamenti normativi hanno lo scopo di allineare il sistema di mobilità alle esigenze attuali del personale scolastico, cercando di bilanciare le richieste di flessibilità con la necessità di garantire continuità didattica e stabilità operativa nelle istituzioni scolastiche.