Università, solo il 36,7% delle donne scelgono discipline STEM, (Rapporto Anvur)

Il rapporto recentemente pubblicato dall’Anvur evidenzia una persistenza nel divario di genere nelle scelte formative, in particolare nelle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), dove la distribuzione di genere è rimasta sostanzialmente invariata nell’ultimo decennio. Nell’anno accademico 2011-2012, gli immatricolati in queste aree vedevano una prevalenza del 60,7% di maschi rispetto al 39,3% di femmine, percentuali che rimangono identiche nel 2021-2022. La presenza femminile tra gli iscritti ha invece registrato una lieve diminuzione, passando dal 37,9% al 37% in dieci anni.

Questo stallo contrasta con la necessità di incrementare la partecipazione femminile in settori chiave per lo sviluppo tecnologico e innovativo del paese. Inoltre, il rapporto sottolinea un divario ancora più marcato nel settore delle ICT (Information and Communication Technology), dove la percentuale di donne iscritte in Italia è del 15,1% nel 2021, ben al di sotto della media europea del 19,7%. Questa discrepanza si manifesta nonostante l’allineamento dell’Italia alla media europea nella presenza femminile nell’ambito STEM più ampio.

In aggiunta, il rapporto mette in luce una tendenza preoccupante nell’area sanitaria e agro-veterinaria, con una progressiva diminuzione delle immatricolazioni e iscrizioni femminili a fronte di un incremento di quelle maschili. Questa situazione indica una riduzione della presenza femminile anche in settori tradizionalmente più equilibrati dal punto di vista di genere e caratterizzati da elevate prospettive occupazionali.

L’analisi dell’Anvur pone in evidenza la necessità di adottare misure mirate per incoraggiare l’iscrizione femminile nelle discipline STEM e nelle ICT, così come per contrastare la diminuzione delle studentesse nell’area sanitaria. È fondamentale lavorare per abbattere gli stereotipi di genere che influenzano le scelte formative e professionali e per promuovere una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte da questi settori, vitali per l’innovazione e lo sviluppo economico.

L’analisi del persistente divario di genere nelle discipline STEM e la sua potenziale influenza sulla parità economica tra uomini e donne nel futuro sollevano questioni profonde sulle dinamiche che orientano le scelte formative e professionali. La sotto-rappresentanza femminile in campi ad alta remunerazione e con significative prospettive di carriera, come quelli STEM, potrebbe infatti amplificare le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro, limitando l’accesso delle donne a opportunità di crescita professionale in settori chiave per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.

La questione delle “preferenze” delle ragazze e delle donne per determinati ambiti di studio, spesso invocata per spiegare la loro minore presenza in settori come le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica, merita un’analisi più approfondita. Ridurre la questione a una semplice differenza di interessi rischia di ignorare i fattori culturali, educativi e socio-economici che influenzano tali scelte. La società, attraverso stereotipi di genere e aspettative sociali, può svolgere un ruolo significativo nel modellare le percezioni e le aspirazioni di ragazzi e ragazze fin dalla più tenera età, limitando la loro esplorazione di interessi e potenzialità.

Per affrontare questa problematica, è necessario adottare un approccio multifocale che includa:

  • Interventi Educativi: Programmi scolastici e iniziative educative che incoraggino una partecipazione equilibrata di studenti e studentesse in tutti i campi del sapere, promuovendo un’educazione libera da stereotipi di genere fin dalle fasi iniziali del percorso formativo.
  • Orientamento e Mentorship: Progetti di orientamento e mentorship che offrano alle ragazze role model femminili nei settori STEM, dimostrando la fattibilità e l’attrattiva di percorsi di studio e carriere in questi ambiti.
  • Sostegno Istituzionale: Politiche di sostegno da parte delle istituzioni educative e governative che facilitino l’accesso delle donne a percorsi di studio e carriere in settori STEM, attraverso borse di studio, incentivi e misure di conciliazione tra vita professionale e personale.
  • Cambiamento Culturale: Campagne di sensibilizzazione volte a modificare la percezione pubblica delle discipline STEM come campi “maschili”, valorizzando il contributo che le donne possono apportare a questi settori.

In definitiva, superare il divario di genere nelle discipline STEM richiede un impegno collettivo per riconoscere e smantellare le barriere culturali e strutturali che limitano le scelte delle donne, favorendo un ambiente che sostenga equamente le aspirazioni di tutti gli individui, al di là del genere.

Il divario di genere nelle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) è un fenomeno complesso e multifattoriale che va oltre la semplice questione delle preferenze individuali. Gli stereotipi di genere giocano un ruolo significativo nel modellare le aspettative, le percezioni e, di conseguenza, le scelte formative e professionali di uomini e donne.

Stereotipi di Genere e Impatto Professionale

Gli stereotipi di genere possono influenzare negativamente le opportunità professionali delle donne nelle discipline STEM. Questi pregiudizi possono manifestarsi in vari contesti, inclusi i processi di assunzione e promozione, portando a una valutazione distorta delle competenze e delle prestazioni basata sul genere piuttosto che sul merito. Ciò può tradursi in minori opportunità di avanzamento di carriera per le donne e in aspettative di rendimento professionali più basse, a prescindere dalle loro reali capacità e risultati.

Aspettative Salariali e Scelta di Carriera

Le aspettative salariali tra uomini e donne che si avvicinano alle discipline STEM evidenziano anch’esse un significativo divario di genere. Studi hanno dimostrato che esiste una discrepanza nelle aspettative salariali, che tende ad ampliarsi a favore degli uomini, soprattutto quando si passa da ambiti di studio con prospettive lavorative percepite come meno remunerative (ad esempio, umanistiche) a quelle con prospettive più elevate (STEM). Questo divario nelle aspettative potrebbe dissuadere le donne dal perseguire carriere in campi più tecnici e remunerativi, nonostante il crescente bisogno di talenti femminili in questi settori.

Performance in Matematica e Ansia da Prestazione

Un altro aspetto critico è rappresentato dalle performance in matematica, materia fondamentale nelle discipline STEM. Dati indicano che le ragazze tendono a ottenere risultati inferiori rispetto ai ragazzi nei test di matematica fin dalle scuole elementari. Questa discrepanza di performance può generare ansia da prestazione e scoraggiare ulteriormente le ragazze dal perseguire studi e carriere in ambiti dove la matematica gioca un ruolo centrale.

Superare il Divario

Per affrontare e ridurre il divario di genere nelle discipline STEM è fondamentale intervenire su più fronti:

  • Educazione e Sensibilizzazione: promuovere un’educazione libera da stereotipi di genere fin dalla prima infanzia, incoraggiando ragazze e ragazzi a esplorare liberamente tutti i campi di interesse.
  • Supporto e Mentoring: offrire programmi di supporto e mentoring specifici per ragazze interessate alle STEM, per rafforzare la loro fiducia nelle proprie capacità matematiche e scientifiche.
  • Visibilità e Role Models: aumentare la visibilità delle donne che hanno successo nelle discipline STEM, per fornire modelli positivi che possano ispirare le nuove generazioni.
  • Politiche di Inclusione: implementare politiche attive di inclusione nei contesti educativi e lavorativi, per garantire pari opportunità di accesso e avanzamento di carriera alle donne nelle STEM.

Solo attraverso un approccio olistico e coordinato sarà possibile superare gli ostacoli culturali, educativi e strutturali che contribuiscono al persistere del divario di genere nelle discipline STEM, aprendo la strada a un futuro in cui uomini e donne possano contribuire equamente all’innovazione tecnologica e scientifica.