Bonus 100 euro 2024 in Busta Paga (ex Bonus Renzi), Novità e Requisiti

Bonus 100 euro 2024 in Busta Paga (ex Bonus Renzi), Novità e Requisiti – Il bonus di 100 euro, precedentemente noto come “bonus Renzi”, è una misura fiscale destinata ai lavoratori dipendenti che è stata confermata anche per il 2024 ed è rivolto a determinate categorie di lavoratori dipendenti pubblici e privati al fine di ridurre il carico fiscale in busta paga.

Il bonus di 100 euro, precedentemente noto come “bonus Renzi”, è una misura fiscale destinata ai lavoratori dipendenti che è stata confermata anche per il 2024. Ecco i dettagli principali:

  • Destinatari del Bonus: Il bonus di 100 euro è rivolto a determinate categorie di lavoratori dipendenti. Si tratta di una misura ideata per ridurre il carico fiscale su questa categoria di lavoratori, fornendo loro un contributo economico direttamente nella busta paga.
  • Funzionamento del Bonus: Questa agevolazione consiste in un’integrazione al reddito che viene accreditata ogni mese nella busta paga dei beneficiari. Sostituisce il precedente credito fiscale di 80 euro, introdotto con il “bonus Renzi”.
  • Base Legale e Strutturale: Il bonus è stato introdotto dal Decreto Legge del 5 febbraio 2020, n. 3, e successivamente convertito con modificazioni dalla Legge 2 aprile 2020, n. 21. La sua natura è strutturale, il che significa che non è una misura temporanea ma è stata pensata come una disposizione permanente.
  • Conferma per il 2024: La Legge di Bilancio 2024 ha confermato la continuazione di questa misura anche per l’anno in corso.

In sostanza, il bonus di 100 euro rappresenta un elemento importante della politica fiscale italiana, volto a sostenere i lavoratori dipendenti e a incentivare il lavoro attraverso una riduzione del cuneo fiscale. Per accedere a questo beneficio, i lavoratori devono rientrare nelle categorie e nelle soglie di reddito previste dalla normativa.

Possono accedere al bonus da 100 euro i titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, in possesso di uno dei seguenti requisiti di reddito:

  • reddito complessivo non superiore a 15.000 euro annui;
  • reddito complessivo annuo compreso tra 15.000 e 28.000 euro, a condizione che la somma delle detrazioni spettanti sia inferiore all’imposta dovuta.

Invece, non hanno diritto all’integrazione al reddito le seguenti categorie di soggetti:

  • coloro che percepiscono i redditi da pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lett. a), del TUIR;
  • titolari di redditi professionali;
  • titolari di redditi prodotti da titolari di partita IVA in forma autonoma o di impresa.

Il bonus di 100 euro, anche per l’anno 2024, viene erogato in base a specifici limiti di reddito. Di seguito sono riassunte le regole per l’assegnazione di questo bonus:

  1. Lavoratori con Reddito fino a 15.000 Euro:
    • Ricevono il bonus per intero, con un massimo di 1.200 euro all’anno, ovvero 100 euro al mese.
  2. Lavoratori con Reddito fino a 28.000 Euro:
    • Per i lavoratori in questa fascia di reddito, il bonus viene concesso solo se le detrazioni fiscali spettanti superano l’importo dell’imposta lorda dovuta.
    • L’ammontare del credito IRPEF è calcolato come la differenza tra le detrazioni e l’imposta lorda, con un massimo di 1.200 euro l’anno, quindi il valore del bonus può variare.
  3. Abolizione della Detrazione Fiscale per Redditi fino a 40.000 Euro:
    • La Legge di Bilancio ha eliminato la detrazione fiscale per i redditi fino a 40.000 euro, precedentemente spettante ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati.

Impatto sulla Busta Paga:

  • Grazie al bonus di 100 euro, nel 2024 numerosi lavoratori hanno diritto a detrazioni fino a 3.100 euro, con un aumento di 65 euro per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro.
  • L’importo delle detrazioni diminuisce all’aumentare del reddito, per redditi fino a 50.000 euro, azzerandosi per redditi superiori a questa soglia.

Queste disposizioni, confermate sia dalla Legge di Bilancio 2024 sia dalla riforma fiscale 2024, hanno lo scopo di alleviare la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti, soprattutto per quelli con redditi medio-bassi. La misura mira a incrementare il potere d’acquisto e a sostenere la capacità di spesa delle famiglie.

Il bonus precedentemente noto come “bonus Renzi”, ora comunemente chiamato bonus di 100 euro, viene distribuito mensilmente ai lavoratori attraverso la busta paga. Ecco come funziona:

  • Erogazione Mensile: Durante l’anno, il bonus di 100 euro viene erogato ogni mese dal datore di lavoro o dal sostituto d’imposta. In pratica, il datore di lavoro o il sostituto d’imposta anticipa questi pagamenti per conto dello Stato, fornendo così un immediato beneficio economico ai lavoratori.
  • Possibile Adeguamento a Fine Anno: In alcuni casi, può essere necessario un adeguamento del bonus alla fine dell’anno. Questo adeguamento può avvenire in due modi:
    • Attraverso la dichiarazione dei redditi.
    • Direttamente in busta paga.
  • Calcolo Basato sul Reddito Lordo Annuale: Il bonus di 100 euro viene calcolato in base al reddito lordo annuale del lavoratore. Di conseguenza, può variare a seconda dei cambiamenti nel reddito del lavoratore durante l’anno.
  • Verifica di Fine Anno: Alla fine dell’anno fiscale, dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie, sarà possibile determinare se il bonus sia stato erogato nella misura corretta. Se si scopre che il bonus erogato è stato superiore o inferiore a quanto dovuto, verranno effettuati gli adeguamenti.

Questo processo assicura che il bonus venga distribuito equamente, in base al reddito effettivo del lavoratore, e che eventuali discrepanze vengano corrette in modo appropriato.

Se un lavoratore, pur avendo i requisiti necessari, non riceve il bonus di 100 euro nella busta paga, è comunque possibile ottenere l’importo corretto alla fine dell’anno, attraverso una procedura di conguaglio. Ecco come funziona:

  • Adeguamento in Fase di Conguaglio:
    • Se il bonus non è stato erogato nonostante il lavoratore ne avesse diritto, il datore di lavoro può procedere a un adeguamento durante il conguaglio di fine anno. In questo caso, se il bonus spettava ma non è stato riconosciuto, il lavoratore riceverà un importo a credito.
    • Se invece il bonus è stato erogato in eccesso o riconosciuto erroneamente a chi non ne aveva diritto, si verifica un “importo a debito”, e l’eccesso verrà recuperato in fase di conguaglio.
  • Correzioni tramite Dichiarazione dei Redditi:
    • Se il bonus erogato mensilmente è inferiore a quanto dovuto, il dipendente avrà diritto a un rimborso per l’importo mancante. Questo rimborso verrà corrisposto separatamente dalla busta paga.
    • Se invece il bonus erogato è superiore a quanto dovuto, a causa di un eccesso nel Trattamento integrativo IRPEF mensile, il datore di lavoro effettuerà una ritenuta dall’importo della busta paga per compensare l’eccedenza.
  • Tempi del Conguaglio:
    • In genere, il conguaglio del bonus, sia in caso di credito che di debito, viene effettuato entro il 31 dicembre dell’anno di imposta successivo a quello in cui è stato erogato il bonus.

Questo sistema di conguaglio garantisce che eventuali discrepanze nella distribuzione del bonus di 100 euro vengano corrette, assicurando così che il bonus venga distribuito equamente e in linea con i requisiti stabiliti dalla normativa.

È importante notare che il bonus di 100 euro, conosciuto come “Trattamento integrativo L. 21/2020”, non concorre alla formazione del reddito imponibile. Ecco alcune considerazioni chiave:

  • Non Incide sul Calcolo del Reddito: Il bonus non viene considerato ai fini del calcolo del reddito annuale complessivo del lavoratore. Questo significa che non aumenta l’importo del reddito imponibile per il calcolo delle tasse.
  • Facilità di Verifica in Busta Paga: Il bonus è facilmente identificabile nel cedolino paga. È indicato sotto la voce “Trattamento integrativo L. 21/2020”, consentendo ai lavoratori di verificarne la presenza e l’importo con semplicità.
  • Attribuzione Automatica del Bonus: Non è necessario presentare alcuna domanda per ricevere questo bonus. I sostituti d’imposta (datore di lavoro, enti pensionistici, ecc.) riconoscono automaticamente il bonus ai lavoratori aventi diritto e lo accreditano direttamente in busta paga.

Queste caratteristiche rendono il bonus di 100 euro un’agevolazione diretta e immediata per i lavoratori che soddisfano i requisiti, senza la necessità di ulteriori procedure burocratiche. Questo approccio semplifica l’accesso al beneficio e assicura che i lavoratori ricevano l’agevolazione in modo tempestivo e trasparente.