Smartphone in classe: in Francia la proposta viene bocciata

Una delle novità che a breve potremmo vedere nelle aule delle scuole italiane è lo Smartphone in classe come strumento di sostegno alla didattica, al momento il provvedimento non è ancora operativo poichè il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha dato l’incarico ad una commissione di esperti per valutare se e come introdurre l’utilizzo, da parte degli alunni, a sostegno della didattica. Questo provvedimento ha raccolto più critiche che consensi, ciononostante il Ministero procede per la propria idea ed ora si attende il parere delle commissioni incaricate.

Ma se in Italia forse vedremo nelle scuole lo Smartphone come strumento di supporto alla didattica, in Francia hanno completamente bocciato questa idea in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado.

Anche in Francia il progetto di portare lo smartphone in classe era pronto da tempo, come da tempo era noto il pensiero contrario del Presidente Macron il quale già durante la sua campagna elettorale aveva assicurato che questo provvedimento non sarebbe mai stato approvato, detto fatto, in data 10 dicembre, il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, ha assicurato che l’impegno preso Macron sarà mantenuto a partire dal prossimo anno scolastico.

Secondo le direttive inpartite dal Ministro dell’Educazione Nazionale il prossimo anno scolastico in Francia tutti i telefoni dovranno essere spenti appena superato il portone di scuola e non più soltanto durante le lezioni, lo stesso Ministro ha però tenuto a precisare che gli smartphone non verranno messi sotto chiave anche perchè in casi particolari ed eccezzionali gli alunni potrebbero avere necessità di usare il cellulare come ad esempio per le situazioni di urgenza.

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