Voto in Condotta, Le Novità per l’anno scolastico 2023-2024

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato l’imminente introduzione di misure rigorose per affrontare i comportamenti inappropriati che si verificano nelle scuole come il bullismo e tutte le forme di violenza sia nei confronti dei docenti che degli stessi alunni, nell’articolo vediamo quali sono le novità per l’anno scolastico 2023-2024 e come cambia il voto in condotta che avrà maggiore peso nella valutazione complessiva dello studente.

Voto in Condotta, Le Novità per l’anno scolastico 2023-2024

Nel corso dell’incontro che si terrà il 18 settembre, verrà discussa una riforma votata all’adozione di un sistema di punteggio basato sul comportamento e sulla formazione tecnico professionale, allo scopo di fornire un’istruzione più moderna e in linea con le esigenze del mercato del lavoro.

Successivamente, il 25 settembre, l’onorevole Rossano Sasso, membro della Lega, interverrà in Parlamento per presentare un importante progetto di legge. Questo progetto mira ad aumentare le pene per coloro che dimostrano comportamenti violenti nei confronti degli insegnanti e dei compagni di classe. La riforma prevede che il giudizio sul comportamento degli studenti abbia un peso significativo nella valutazione complessiva, influenzando anche i crediti per l’Esame di Stato.

Alcuni ulteriori dettagli della riforma includono l’introduzione di criteri severi per l’assegnazione del giudizio sul comportamento. Ad esempio, un voto di 5 potrà essere assegnato solo in presenza di gravi e ripetute violazioni del Regolamento di Istituto. Inoltre, uno studente che ottiene il voto di 6 accumulerà un debito in Educazione Civica, che dovrà poi essere sanato tramite un esame a settembre.

Per quanto riguarda le sospensioni, ora verrà adottato un approccio educativo. Le sospensioni di breve durata prevederanno lezioni aggiuntive, mentre per quelle più gravi si impegnano a svolgere attività di cittadinanza solidale.

La proposta di legge di Sasso rappresenta un cambiamento significativo, in quanto prevede l’incremento di un terzo delle pene attualmente previste per chi aggredisce un insegnante. Si tratta di un messaggio forte che sottolinea il valore e il rispetto che si devono ai professionisti che si occupano dell’educazione.

Nel frattempo, sono state elaborate delle linee guida apposite che consiste in 3 direttrici fondamentali.

Fra i punti salienti di tali linee guida si rammenta che:

  • il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
  • Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
  • La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
  • Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento.
  • Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
  • Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità