Dipendenti Statali: chi molesta sarà licenziato, ecco le novità

Novità in arrivo per i dipendenti statali della Pubblica Amministrazione, tra le novità contenute nella bozza del contratto per gli statali spicca il provvedimento per il quale verranno facilitate le procedure per il licenziamento per tutti i dipendenti che molesteranno come anche i provvedimenti disciplinari, si va infatti dalla sospenzione immediata per sei mesi dal lavoro per il primo episosio, nel caso di recidiva  nell’arco di 2 anni scatterà il licenziamento immediato dalla Pubblica Amministrazione.

Queste in estrema sintesi le novità contenute nella bozza del nuovo contratto rivolto ai dipendenti statali, il governo ha deciso di lanciare un messaggio chiaro e forte nei cofronti di coloro che commettono molestie sul posto di lavoro e nei confronti di colleghi di lavoro, c’è da dire che provvedimenti in materia di molestie sul lavoro erano già presenti nel precedente contratto collettivo, ma nella bozza del nuovo queste misure sono state nettamente rafforzate.

Finora infatti era prevista in caso di «atti, comportamenti o molestie, anche di carattere sessuale, che siano lesivi della dignità della persona» la sanzione della sospensione fino a 10 giorni, che poi nelle situazioni più gravi può aumentare fino ad arrivare al licenziamento in caso di recidiva.

Mentre grazie alle misure presenti nel nuovo contratto dei dipendenti pubblici ci sarà subito la sospensione fino a sei mesi per comportamenti o molestie a carattere sessuale, e il licenziamento per quelli di particolare gravità. E potrà essere licenziato anche il dipendente che si renda responsabile di molestie non gravi, se recidivo. Si tratta dunque di una stretta, accompagnata da misure di tutela per le dipendenti vittime di violenza.

Leave a Reply