Messaggio INPS RDC Sospeso articolo 13 DL 48/2023, Novità

In questi giorni è partito il messaggio sms dell’INPS  sulla sospensione del reddito di cittadinanza (RDC) secondo l’articolo 13 del DL Decreto Legge 48/2023 Legge 85/2023 che prevede la sospensione del sussidio per tutte le famiglie che  non hanno nel proprio nucleo un componente disabile, minore o over 65, per loro la ricarica di Luglio è stata l’ultima e non ve ne saranno altre, nell’articolo vediamo tutte le novità sulla sospensione del Reddito di Cittadinanza.

Messaggio INPS RDC Sospeso articolo 13 del DL 48/2023, Novità

La sospensione del reddito di cittadinanza era stata ampiamente annunciata dal Governo già ad inizio anno e anche dall’INPS con una recente cirolare che annunciata l’invio delle famiglie di un sms dove veniva spiegata la sospensione del rdc secondo la nuova normativa ( l’articolo 13 del DL Decreto Legge 48/2023 Legge 85/2023) introdotta dal Govenro Meloni ad inizio anno.

Vediamo nel dettaglio quali sono le famiglie a cui è stato sospeso il reddito di cittadinanza con l’avviso dell’INPS via sms:

  • chi ha percepito del 2023 7 mensilità (limite massimo consentito dall’ultima legge di Bilancio)
  • famiglie in cui non sono presenti minori
  • famiglie in cui non sono presenti disabili
  • famiglie in cui non sono presenti ultrasessantenni.

In pratica tutti coloro che sono occupabili secondo la nuova normativa.

La ricarica effettuata a luglio 2023 è quindi l’ultima, la famiglia potrà spendere la somma caricata ma poi non ve ne saranno altre, l’INPS ricorda che per i componenti maggiorenni con meno di 21 anni si potrà fare domanda di Assegno unico, preferibilmente entro il 31 luglio così da poterne beneficiare già da agosto in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

Le famiglie che si trovano in questa situazione da settembre 2023 dovranno presentare domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro riservata a quei componenti occupabili (facenti parte di nuclei familiari con Isee fino a 6.000 euro) che non percepiscono il Reddito di cittadinanza ma che vogliono intraprendere un percorso di affiancamento con i servizi – pubblici e privati – per il lavoro, potendo anche accedere a un sostegno mensile di 350 euro (per un massimo di 12 mensilità) laddove frequentino un corso di formazione in maniera obbligatoria.

Anche se nelle principali città italiane dove è stato sospeso il reddito si stanno verificando delle forti proteste presso gli Uffici dell’INPS, l’eliminazione del reddito di cittadinanza era quanto mai obbligatorio, poichè la misura non ha funziona, non ha trovato lavoro a coloro che percepivano il reddito e moltissime persone lo hanno percepito pur non avendo i requisiti.

L’ultima notizia in tal senso arriva dalla Campania dove la Guardia di Finanza di Napoli che ha sequestrato oltre 207mila euro a 23 indagati – tra detenuti e loro familiari – grazie ai controlli incrociati eseguiti dai finanzieri di Casalnuovo di Napoli che hanno preso in esame le informazioni acquisite dalla casa circondariale napoletana di Secondigliano e quelle presenti nelle banche dati dell’Inps.

Dalle indagini è emerso che percepivano il reddito in maniera illecita perché non avevano mai dichiarato di essere detenuti o di avere almeno un componente il proprio nucleo familiare in carcere.

I militari hanno notificato agli indagati un decreto di sequestro emesso dal gip al termine di indagini coordinate dalla Procura di Nola.

Notizie come questa da quando il reddito è entrato in vigore non sè ne contano, è chiaro quindi che questa misura cosi come è stata concepita non funziona, inoltre i soldi del reddito sono soldi pubblici pagati con le tasse di tutti gli italiani.

Molte delle persone che hanno ricevuto l’SMS dell’INPS sulla sospensione del reddito verranno sottoposte a controlli da parte dell’INPS per capire se dovrà o meno essere affidato ai servizi sociali.

La domanda, quindi, resterà sospesa fino alla fine dei controlli da parte dell’Istituto e, qualora risulti che la persona è idonea per l’affidamento ai Servizi Sociali, a essa verrà corrisposto il sussidio fino al 31 dicembre 2023, comprensivo degli eventuali arretrati venutisi a maturare durante il tempo in cui RdC è rimasto sospeso.