Docente fa troppe assenze, il Tar cancella le bocciature

Il Tribunale del Lazio, il Tar, si è espresso su una vicenda che non aveva precedenti, il caso in questione ha riguardato una docente che si è assentata troppe volte durante il corso dell’anno scolastico, un’alunna della sua classe è stata bocciata ma il Tar del Lazion ha deciso di revocare la bocciatura della ragazza e di riammetterla alla sua vecchia classe.

Il caso si è verificato in una scuola di Pordenone dove una ragazza 16enne era stata bocciata e stava ripetendo la seconda classe di in un istituto tecnico, dopo aver sorprendentemente fallito agli esami di riparazione di settembre, il percorso di studi della sedicenna nei due anni precedenti era sempre stato costanze sotto il profilo dei voti, poi sulla fine del secondo quadrimestre un crollo improvviso in un paio di discipline economia aziendale e chimica, in più la studentessa durante l’ultimo compito era stata sorpresa con le formule scritte sulle mani e la cosa le aveva procurato un bel 4 al compito.

Da quel momento le cose precipitano: l’estate sui libri viene vanificata dalla classica ansia da prestazione. Al termine della sessione di recupero, la conferma dell’insufficienza. La sedicenne deve ripetere l’anno.

Ma i genitori della giovane non ci stanno alla decisione di bocciarla e cercano di comprendere quale possa essere stata la causa di questo crollo nelle materie e scoprono che l’insegnante delle materie dove la giovane aveva avuto un crollo si era assentata per più di metà delle lezioni durante tutto il corso dell’anno scolastico e non  trattandosi di periodi prolungati, il dirigente scolastico non la sostituisce e per questo ai ragazzi si propongono studio individuale, ginnastica, supplenti occasionali di altre discipline.

I genitori intuiscono che le assenze potevano essere la causa del cattivo andamento scolastico e si rivolgono quindi ad un legale, l’avvocato Alessandro Da Re che prepara 40 pagine di ricorso dove mette in evidenza le carenze dell’istituto e il positivo profitto complessivo della ragazzina. Le 3 giudici amministrative accolgono le motivazioni: «Il mancato raggiungimento delle competenze disciplinari minime parrebbe essere stato verosimilmente compromesso proprio dalle numerose assenze dell’insegnante», dice il Tar.

Per non parlare della necessità di analizzare la performance globale: «Bisogna tenere conto della storia personale e del curriculum di studi, al di là delle insufficienze nelle singole materie», dice il legale della ragazza. Risultato? Gli organi collegiali hanno riformulato il giudizio: stamattina la studentessa cambierà classe e dopo 3 mesi di purgatorio tornerà coi vecchi compagni. Senza pericolo di ritorsioni: chimica ed economia aziendale, nel suo indirizzo, si studiano solo al biennio.

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