Quoziente Familiare 2023 al posto dell’ISEE, Che cos’è e Come Funziona

In questi giorni si parla molto del Quoziente familiare che dovrebbe sostituire il Modello ISEE dal 2023, ma che cos’è questo Quoziente familiare, come funziona, quali sono i requisiti e cosa cambia per le famiglie italiane? In questo articolo andremo a vedere tutti i dettagli e tutte le novità che riguardano il nuovo Quoziente familiare 2023.

Quoziente Familiare 2023 al posto dell’ISEE, Che cos’è e Come Funziona

Durante l’ultimo discorso alle Camere, Giorgia Meloni aveva annunciato un cambiamento nel calcolo del reddito, un nuovo patto fiscale basato anche sulla “riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare” che potrebbe dire addio all’attuale Isee.

Ma effettivamente che cos’è questo Quoziente Familiare?

Il quoziente familiare è un nuovo strumento che secondo quanto si apprende da fonti di governo dovrebbe sostituire l’attuale Modello ISEE per accedere a tutte le prestazioni a sostegno del reddito erogare dallo stato, secondo il nuovo Governo guidato dalla Meloni, l’attuale sistema non fotografa esattamente la situazione reddituale e patromoniale delle famiglie italiane, per questo si sta lavorando all’introduzione del quoziente familiare.

Uno strumento dove le aliquote d’imposta si basano sul reddito familiare diviso per il numero di componenti della famigilia, corretti per una scala di equivalenza.

Secondo il Governo l’introduzione di questo nuovo strumento in favore del Modello ISEE consentirebbe una maggiore equità orizzontale con il risultato che la dichiarazione dei redditi sarebbe più precisa, cosi facendo sarebbe più facile applicare una regressività delle imposte indirette sui consumi dei redditi familiari più bassi.

L’obiettivo più ampio del governo è quello di attuare una riforma complessiva della fiscalità della famiglia, individuando in maniera ancora più precisa i valori di reddito sotto il profilo economico, immobiliare e patrimoniale.

Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma della fiscalità della famiglia ed in che modo il governo intende attuarla:

  • lo splitting del reddito, per effetto del quale i redditi complessivi dei coniugi sono divisi per due e si applica al reddito complessivo l’aliquota corrispondente alla metà del reddito;
  • E, appunto, il quoziente familiare, in base al quale il complesso del reddito familiare è tassato per quote, dividendo lo stesso reddito per un quoziente determinato in funzione del numero e delle caratteristiche dei componenti del nucleo.

Va ricordato che lo strumento del quoziente familiare è già adottato in alcuni paesi europei come ad esempio la Francia, qui l’aliquota da applicare e l’imposta dovuta vengono calcolate su una “parte” di reddito , individuata dividendo il reddito complessivo familiare per un quoziente, che si ottiene attribuendo a ciascun individuo un coefficiente.

La riforma fiscale con l’introduzione del quoziente familiare non trova tutti d’accordo, mentre i partiti che compogono il governo si dicono favorevoli nei confronti di questo nuovo strumento, altri partiti dell’opposizione lo giudicano non idoneo, non credono che possa essere uno strumento che assicuri maggiore precisione nella determinazione del patrimonio delle famiglie.