Modello ISEE: come abbassare legalmente il reddito del nucleo familiare

Il reddito del nucleo familiare che si evince dal Modello ISEE che ogni anno le famiglia italiane richiedono, è possibile abbassarlo in maniera legale? In questo articolo andremo a vedere quali sono gli aspetti e le procedure che possono far abbassare il valore Isee che consente di accedere ai vari Bonus e prestazioni a sostegno del reddito che lo stato mette a disposizione ogni anno per aiutare la famiglie.

Tante sono le famiglie che non possono far richiesta del RdC a causa dell’ISEE troppo alto derivante dai redditi del 2019, ma in realtà rispetto al 2019 tante sono le famiglie che non godono più della stessa situazione lavorativa e reddituale.

In realtà per richiedere il Reddito di Cittadinanza occorre presentare il Modello ISEE e per i nuclei familiari che rientrano nelle fasce di coloro che hanno subito variazioni reddituali o lavorative dal 2019 in poi, si può allegare alla richiesta del RdC l’ISEE  corrente che restituisce una fotografia della situazione reddituale del nucleo familiare negli ultimi 12 mesi.

Ricordiamo però che si può usufruire dell’ISEE corrente solo se la situazione lavorativa di uno dei componenti del nucleo familiare vari o nel caso che il reddito del nucleo familiare abbia subito una variazione superiore al 25% del proprio reddito.

Uno dei primi aspetti su cui intervenire per abbassare il valore dell’ISEE è la giacenza dei conti correnti, carte prepagate o libretti che una persona possiede, in questo caso si potrebbe optare per la cointestazione di un conto corrente bancario o postale.

Cosi facendo la quota di spettanza cala notevolmente. La giacenza media dello stesso, infatti, viene considerata nell’Isee per la metà dell’importo, su questo aspetto è giusto ricordare che deve trattarsi di una persona persona esterna al nucleo familiare; diversamente, anche se cointestato, la giacenza media del conto corrente pesa per intero sull’Isee.

La cointestazione, quindi, deve essere con un’altra persona di fiducia; l’importante è che non appartenga al nucleo familiare.

Altro aspetto su cui intervenire per abbassare l’ISEE sono le proprietà, infatti il possesso di beni immobili, fa aumentare l’Isee specialmente nel caso in cui questi sono inservibili e inabitati. Di conseguenza, conviene concedere l’immobile in usufrutto: la nuda proprietà dello stesso, infatti, non rientra nel calcolo dell’Isee.

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