Tredicesima Aggiuntiva Detassata 2022, cos’è e come funziona

In questi giorni si parla molto di una tredicesima aggiuntiva detassata 2022, la definizione arriva direttamente dal Premier Giorgia Meloni, che nel corso di una conferenza stanza nella quale illustrava tutti i provvedimenti presi in favore delle faglie, delle imprese e dei lavoratori, ha appunto parlato di una sorta di tredicesima aggiuntiva detassata che va ad aggiungersi alla tredicesima di dicembre 2022 che viene pagata regolarmente, ma di cosa si tratta precisamente, e come funziona? Nell’articolo vediamo nel dettaglio tutte le Novità.

Tredicesima Aggiuntiva Detassata, cos’è e come funziona

La premier Giorgia Meoloni nel corso di una conferenza stampa a margine della presentazione dal nuovo decreto Aiuti quater ha parlato anche di una Tredicesima Aggiuntiva Detassata 2022 si tratta di benefit che potranno essere pagati direttamente in busta paga del lavoratore e che vanno ad aggiungersi al pagamento della tredicesima tradizionale che viene pagata a tutti i lavoratori a dicembre.

Secondo quanto illustrato dal Governo si tratta dell’innalzamento della soglia entro cui il datore di lavoro può riconoscere ai propri dipendenti solo alcuni beni e servizi – i fringe benefit – il tutto senza doversi far carico delle tasse, per questo viene definita detassata.

Quindi come abbiamo visto non si tratta di una vera e propria tredicesima, è semplicemente una definizione che il Premier ha voluto dare al provvedimento per far comprendere che si trattava di soldi direttamente in busta paga e che non erano tassati.

Questo Bonus aggiuntivo in busta paga può arrivare ad un massimo di 3.000 euro, questo Bonus modifica una soglia introdotta in precedenza e rivista dal precedente Governo Draghi con il Decreto Aiuti bis, questo ha esteso la soglia dei fringe benefit dai 258,23 euro a ben 600 euro.

Il decreto del governo Draghi aveva incluso tra i fringe benefit  anche il rimborso per i costi sostenuti dal dipendente per il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua entro il limite stabilito dalla normativa.

I datori di lavoro hanno quindi la possibilità di pagare questo Bonus direttamente nella busta paga del dipendente senza doversi far carico della tassazione normalmente prevista.

Questa soglia è stata ulteriormente aumentata, portata da 600 euro fino ad un massimo di 3.000 euro annui sempre pagabili in busta paga.

Ricordiamo che questo Bonus a differenza della tredicesima tradizionale è a discrezione del datore di lavoro e non è obbligatoria, come invece lo è la tredicesima tradizionale prevista da un’apposita normativa.

Anche la somma eventualmente erogata in busta paga è a discrezione del datore potrebbe che potrebbe anche decidere di alrgire una somma inferiore ai 3.000 euro, infatti questa rappresenta la soglia massima da non superare.

In sede di conferenza stampa il Premier ed il Ministro dell’Economia Giorgetti hanno spiegato che si tratta di un prevvedimento che vuole essere un incentivo alle aziende affinchè possano elargire questo Bonus in Busta Paga senza il peso della tassazione che normalmente è prevista,

E’ bene quindi ribadire il funzionamento di questo Bonus, poichè in questi giorni si è creata un po di confusione intorno a questo provvedimento, dove molti lavoratori pensavano che venisse pagato in automatico a tutti i dipendenti in busta paga, invece come abbiamo illustrato e spigeato cosi non è.