Reddito di Cittadinanza, Novità Modulo di domanda con le ultime novità dell’Inps

Ultime Novità in arrivo per i possessori del Reddito di cittadinanza Ottobre 2022, in queste settimane si è molto discusso di un’eventuale cancellazione del reddito di cittadinanza con la creazione del nuovo governo Meloni, non è un mistero infatti, che la leader di fratelli d’italia ha sempre dichiarato di voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma come stanno effettivamente le cose? Nell’articolo vediamo quali sono le ultime notizie in merito al Reddito.

Reddito di Cittadinanza, Novità Modulo di domanda con le ultime novità dell’Inps

L’INPS in questi giorni con la pubblicazione del messaggio numero 3684 del 7 ottobre 2022 ha comunicato alcune novità riguardanti il modello di presentazione per la domanda che consente di richiedere il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza, queste novità fanno seguito alla pubblicazione dalla legge di bilancio 2022, approvata dal Parlamento il 30 dicembre 2021.

Le novità annunciate dall’INPS fanno riferimento al quadro F del modello al fine di semplificare la procedura di presentazione, infatti questo quadro contienele informazioni sulle condizioni per ricevere il reddito di cittadinanza.

In particolare sono state modificate le informazioni sulle misure cautelari e sulle condanne definitive del beneficiario e del suo nucleo familiare, per i reati che sono stati stabiliti dalla legge di bilancio 2021.

Per semplificare la compilazione del modello del “Quadro F – Condizioni necessarie per godere del beneficio”, i dati del richiedente (colui che richiede il beneficio) sono stati separati da quelli del suo nucleo familiare.

Nel primo caso è stata inserita una casella che chiede di confermare di essere stato sottoposto a custodia cautelare in carcere, né a condanna definitiva per alcuni specifici reati.

Mentre per quanto riguarda le informazioni del nucleo familiare, sono richiesti i dati su eventuali membri detenuti in carcere, ricoverati in istituti di cura di lunga degenza (o altre strutture residenziali), oppure disoccupati a seguito di dimissioni volontarie.

Queste modifiche derivano dall’ultima legge di bilancio che ha introdotto alcune modifiche sulle norme per quel che riguarda i controlli sulla presenza di condanne che possono far scattare la revoca del reddito di cittadinanza. In particolare, i reati in questione sono quelli previsti dal decreto legge n.4 del 2019, al comma 3 dell’articolo 7.

A una condanna per uno di questi reati, segue la revoca del reddito di cittadinanza – anche retroattivamente – e l’obbligo di restituire quanto si è ricevuto. Chi viene condannato per uno di questi reati penali, peraltro, non può richiedere il reddito di cittadinanza prima che siano trascorsi 10 anni dalla condanna.

In termini di controlli per verificare l’eventuale presenza di condanne, l’elenco dei titolari verrà inviato direttamente al Ministero della Giustizia che effettuerà i dovuti accertamenti e verifiche che avveranno in maniera del tutto automatica.

Altre modifiche sono state apportate di ricente, come la riduzione del numero di offerte di lavoro che si possono rifiutare prima di perdere il reddito, che sono scese da 3 a 2, fino al coinvolgimento dei Comuni nell’impiego delle persone che percepiscono il Rdc.

Il 15 luglio, l’Inps aveva già modificato il modulo di domanda di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, sempre per integrare le novità della legge di bilancio 2022: in quel caso, si trattava della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did), che diventava automatica con la richiesta di reddito di cittadinanza.

In questo caso, invece, la modifica è stata più che altro formale: il cambiamento del Quadro F permette di inserire più semplicemente i propri dati relativi a eventuali condanne definitive e misure cautelari in carcere, separandole da quelle sul proprio nucleo familiare.