Ecco le migliori Lauree per Trovare Lavoro nel 2022-2023

Ogni studente che si iscrive all’università ha, almeno per un attimo, la paura di aver compiuto la scelta sbagliata. Perché? Qual è l’obiettivo principale? Sicuramente un universitario vuole trovare il lavoro dei suoi sogni, possibilmente il prima possibile dopo il conseguimento della laurea, sono sempre di più i giovani che cercano di capire quali siano le migliori lauree per trovare lavoro, non è raro infatti imbattersi in giovani laureati che fanno fatica a trovare un lavoro nonostante la propria laura, in quest’ottica coniugare lo studio universitario con un ingresso agevolato nel mondo del lavoro è diventato quanto mai fondamentale soprattutto nel 2022-2023.

Le lauree che ti aprono più porte nel mondo del lavoro

Per rispondere ad uno dei dubbi maggiormente diffusi tra gli studenti, Almalaurea ha realizzato un report per identificare quali sono i corsi di studio che offrono maggiori opportunità occupazionali dopo la laurea.

Secondo la classifica per il 2022, al primo posto troviamo gli studi informatici, seguiti a ruota dai corsi di ingegneria, medicina e farmacia.

Oltre alla facoltà scelta, sembra che anche l’ateneo possa influenzare la possibilità di trovare lavoro in tempi minori.

Al primo posto tra gli atenei che garantiscono una maggiore preparazione per entrare nel mondo del lavoro abbiamo il Politecnico di Milano, seguito da Alma Mater di Bologna e La Sapienza di Roma.

Infine, per quanto riguarda le opportunità di guadagno, abbiamo al primo posto l’Università Bocconi di Milano, seguita da Politecnico, Luiss e Cattolica.

Lavori del futuro: la laurea è ancora così importante?

Molti dubbi nascono dal fatto che tante persone sostengono che per i lavori del futuro, contrassegnati dalle diverse professioni digitali, non sia necessario essere in possesso di una laurea.

Prima di tutto ci teniamo a sottolineare che, sebbene la laurea non sia sempre necessaria, nella maggior parte dei casi viene ancora richiesta, specie nell’ambito della comunicazione e del marketing.

Quali sono le principali novità per il futuro?

L’evoluzione del mercato del lavoro, in parte incentivata dalla pandemia, ha colpito in maniera più o meno evidente diversi ambiti delle nostre vite.

Il lavoro, ovviamente, non è uscito indenne da questo importante cambiamento: l’introduzione dello smart-working, del lavoro da remoto e, soprattutto, del lavoro per obiettivi ha portato a cambiamenti che mai ci saremmo aspettati di vedere.

Questi cambiamenti possono essere un’arma a doppio taglio: se da un lato nascono delle nuove professioni che potranno prendere sempre più piede nei prossimi anni, dall’altro molti lavori scompariranno e, coloro che non presentano un grande spirito di adattamento potranno risentirne.

Lavori del futuro: serve la laurea per essere assunti?

Quali sono le professioni in crescita nei prossimi anni? Servirà la laurea per svolgerle?

Come abbiamo sottolineato, un’importante crescita la stanno avendo le professioni digitali e, di conseguenza, coloro che stanno ancora scegliendo quale percorso di studi intraprendere, potrebbero voler puntare su questi “lavori del futuro”.

I lavori che vedremo esplodere nei prossimi anni sono nei seguenti settori:

  • Digital marketing e comunicazione, sempre più importanti per le aziende che si vogliono distinguere, sia online che offline
  • Professioni creative
  • IT, Tech e software
  • Farmacia
  • E-commerce
  • Finanza
  • Sostenibilità e Green, tematiche sempre più importanti

Servirà la laurea per svolgere queste mansioni? La risposta è molto semplice: dipende.

Ogni ambito presenta delle richieste specifiche e, di conseguenza, non possiamo fornire una strada univoca per poter trovare lavoro in quelle che abbiamo definito mansioni del futuro.

Ad esempio, quando si parla di machine learning o robotica, viene richiesta sempre una laurea in ingegneria per l’assunzione.

Discorso differente quando ci soffermiamo sul mondo del digital marketing. Infatti, in questo caso, non conta tanto la laurea quanto l’esperienza nel settore.

Non è raro trovare molti digital marketers che affermano di non essere in possesso di una laurea in comunicazione o economia, ma che hanno semplicemente iniziato presto a “sporcarsi le mani” e fare esperienza diretta.

Tuttavia, spesso la laurea viene ancora richiesta, anche perché integra il lato teorico a quello legato alla pratica.

Oltre a questo, per molti lavori sorgono altre domande importanti, che necessitano di una risposta. Ad esempio, sempre più persone, complice anche la pandemia e l’ascesa dello smart-working, si domandano se conviene ancora lavorare come dipendente o se sarebbe meglio aprire una Partita IVA.

Lavorare come dipendente o aprire la Partita IVA?

Iniziamo subito con il dire che la scelta tra lavoro dipendente e Partita IVA , quindi libera professione, è strettamente personale.

Prima di aprire una Partita IVA potrai valutare i pro e i contro con un consulente fiscale, che ti aiuterà a scegliere la strada migliore in base alle tue necessità.

Ad esempio, con la Partita IVA avrai la possibilità di:

  • Sviluppare la tua idea imprenditoriale
  • Organizzarti come meglio credi, nel rispetto delle scadenze concordate con i clienti
  • Guadagnare di più

Ovviamente, avrai anche il risvolto della medaglia:

  • Minori tutele rispetto al lavoratore dipendente
  • Entrate non garantite

Infatti, sono molti i dubbi che colpiscono ogni persona quando valuta l’apertura di una Partita IVA, ad esempio: Come farò a fare tutto da solo? Come calcolerò le tasse? Come troverò i clienti?

Prima di fare questa scelta, ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale, come Fiscozen, per essere assistito da un professionista competente che possa fornirti una piattaforma per conoscere in tempo reale le tasse che dovrai pagare. In questo modo potrai sapere con precisione quanti soldi ti rimarranno ogni mese da poter spendere.