Autodichiarazione Bonus 200 euro, Compilazione, Modulo e Novità

In questi giorni circola la notizia che per poter ricevere il Bonus da 200 sia necessaria compilare e presentare una Autodichiarazione (ovvero autocertificazione), si tratta di una notizia vera e fondata? Si, effettivamente per poter ottenere il Bonus ci sarà da compilare un modulo di autodichiarazione come previsto dall’articolo 31 del decreto legge n.50 del 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso, nell’articolo vediamo quando va compilata, quali lavoratori dipendenti sono soggetti alla sua compilazione e a chi inviarla.

Autodichiarazione Bonus 200 euro, Compilazione, Modulo e Novità

Questo bonus da 200 euro rientra in un pacchetto più ampio di auti alle famiglie messo in atto dal governo per cercare di arginare l’aumento dell’inflazione e di conseguenza del costo della vita, questo Bonus da 200 euro non sarà strutturale ma verrà erogato una tantum, ovvero per una sola mensilità.

L’accredito di questo Bonus nella maggior parte dei casi avviene in maniera automatica nella busta paga del lavoratore, ma in alcuni casi la normativa prevede la compilazione di un modello di autodichiarazione per far sì che il bonus 200 euro possa essere pagato al lavoratore dipendente che ne hanno diritto.

Questo aspetto è messo per iscritto con l’articolo 31 del decreto legge n.50 del 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso, dove viene sottolineato che l’indennità conosciuta come bonus 200 euro spetta in via automatica, ma solo “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.

Il Bonus da 200 euro ricordiamo inoltre che verrà pagato con lo stipendio del mese di luglio 2022, quindi quali sono gli step da seguire per sbloccare il pagamento dei 200 euro, ed entro quando andrà consegnato il modello e a chi?

Per fornire delle risposte chiare e precise si è in attesa di una circolare da parte dell’INPS che chiarisca questi dettagli per poter ottenere senza troppi problemi il Bonus da 200 euro.

Nell’attesa che circolare venga pubblicata vediamo quali sono i dettagli al momento noti e la procedura da seguire per i dipendenti.

La compilazione del modello di autocertificazione spetta al dipendente che una volta compilato con cura dovrà inoltrarlo al proprio datore di lavoro o al reparto della propria azienda che si occupa della parte fiscale e retributiva.

Ricordiamo che questo modello ha pieno valore legale, per tanto è importante dichiarare il vero, altrimenti le sanzioni possono essere molto elevate e severe.

Chi deve presentare autodichiarazione per avere diritto al bonus 200 euro

Ma esattamente chi deve presentare questo modello? Sono tenuti alla presentazione dell’autocertificazione tutti i lavoratori dipendenti (ad eccezione dei collaboratori domestici e degli stagionali) che ne soddisfano i requisiti, ossia chi tra le mensilità di gennaio e aprile 2022 ha goduto in almeno un’occasione del bonus contributi. Semplificando, spetta il bonus 200 euro in busta paga a chi tra i primi quattro stipendi dell’anno ne ha avuto almeno uno d’importo lordo inferiore a 2.692 euro.

Il bonus 200 euro spetta a diverse categorie di persone: lavoratori dipendenti, ma anche pensionati, titolari di Co.co.co., disoccupati percettori di Naspi o Dis-Coll, lavoratori dello spettacolo, stagionali, collaboratori domestici, autonomi senza Partita Iva e altri ancora.

Potrebbe dunque succedere che una persona rientri contemporaneamente in più categorie che danno diritto al bonus in oggetto. Tuttavia, i 200 euro possono essere erogati in una sola occasione, ed è per questo che ai lavoratori dipendenti viene chiesto di autocertificare di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, ossia di non far parte delle seguenti categorie:

  • comma 1 (e successivi): titolari di pensione, compresi trattamenti assistenziali come l’assegno sociale;
  • comma 8: lavoratori domestici;
  • comma 9: coloro che percepiscono un’indennità di disoccupazione, quindi ai titolari di Naspi e Dis-Coll;
  • comma 10: percettori di indennità di disoccupazione agricola;
  • comma 11: titolari di Co.Co.Co.
  • comma 12: lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
  • comma 13: lavoratori stagionali;
  • comma 14: lavoratori dello spettacolo;
  • comma 15: lavoratori autonomi senza Partita Iva;
  • comma 16: incaricati alle vendite a domicilio, mentre nel comma 17 viene specificato che in alcuni casi il bonus 200 euro potrebbe essere pagato a settembre;
  • comma 18: nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.

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